da Salvatore Memoli (avvocato – scrittore – giornalista)
A Salerno si muore facilmente. La vita è sempre più messa in discussione da un’incidentalità stradale che espone dati inquietanti e, per contro, sembrano inadeguate le iniziative per fronteggiare molti fenomeni di pericolosità sociale. Appena qualche giorno é passato, dopo aver saputo di un caro collega in pensione che ha perso la vita per un banale ma ferale incidente stradale. Sembra che le strade cittadine non siano più adeguate ai bisogni degli utenti oppure che ci siano automobilisti che dimenticano in fretta le regole e i codici appresi durante la scuola guida. È vera questa distrazione o dimenticanza o è possibile che il numero dei patentati cresca troppo in fredda, segno di selezioni fin troppo alla portata?
Basta scorrere gli archivi giornalistici per documentarsi dei disastri avvenuti a Salerno e nel salernitano.
A Salerno ho più volte sollecitato una riflessione sull’incidentalità negli anni passati, contestandomi da solo il freddo ruolo di lettore passivo delle statistiche annuali degli incidenti.Sembra che le associazioni stradali e di automobilisti, gli uffici comunali con l’assessorato, le forze di polizia preposte ai controlli si siano ritagliati un ruolo di spettatori quando sarebbe giusto mettere in pratica iniziative di presidio dei territori, sia sotto il profilo del controllo attivo delle circolazioni stradali, sia per quanto riguarda le manutenzioni e i controlli di segnaletiche e rilevatori di velocità. Le strade cittadine sono diventate circuiti, quasi tutte a senso unico, strette ed inadeguate, in molti punti piene di buche o lavori stradali.
Ma il problema è molto più grande di come si crede. Siamo in una fase di demagogia e di proposte spettacolo sulla viabilità e i controlli. Basti pensare ai limiti a 30 km/h in città che per qualcuno doveva essere la panacea ed invece ha rappresentato l’ilarità generale, perché le tartarughe sarebbero più scattanti dei veicoli in aree urbane.
A Salerno molte strade presentano una pericolosità particolare, come il lungomare Trieste, Tafuri e Marconi ( solo a tratti a doppio senso di circolazione) con le traverse che si tuffano indisciplinatamente sull’asse viario che tutti percorrono velocemente. Sono anni che lamentiamo questi problemi senza aver visto una correzione, viaria o di segnaletica. Il problema si acutizza durante la stagione estiva con la presenza di bagnanti che attraversano in tutte le condizioni impensabili.
Ho più volte segnalato da amministratore pubblico e da direttore dell’Automobile Club di Salerno l’urgenza di uno studio integrato sulla viabilità salernitana, l’identificazione dei volumi di traffico e dell’effettiva utilizzazione degli assi viari, in ragione delle esigenze contestuali e reali dei cittadini. In più ho criticato sempre la destinazione e utilizzazione delle strade come circuiti a senso unico che limitano l’effettivo bisogno dell’utenza, a volte costretta a fare girotondi per raggiungere un civico o un’attività commerciale.
L’utilizzazione di lunghe aree laterali per molte strade nei due sensi di marcia a parcheggio limita le corsie e impedisce una regolare percorribilità. Ho sollecitato un progetto di studio della viabilità e di adeguamento della segnaletica per una città cresciuta, in grado di conoscere innanzitutto le sue criticità. A Salerno deve essere migliorata la mobilità. Non ho conoscenza che sia stato mai richiesto uno studio dettagliato del traffico, dell’attuale viabilità, di definizione dei flussi di veicoli. Al punto dove siamo arrivati è necessario conoscere e rivedere la viabilità di tutti gli assi viari, definire gli incroci, fare i conti con trasporto pubblico, stabilendo il grado della loro utilità per una città a strisce parallele al mare ma che si estende all’interno per alcuni chilometri verso le colline. Forse si deve ripensare a tutta la segnaletica ed al trasporto pubblico. La segnaletica deve essere integrata; non è sufficiente avere una buona segnaletica orizzontale e verticale. Occorre partecipare ai cittadini attraverso l’uso di Internet un insieme di informazioni appropriate ed aggiornate, come si conviene ad una moderna città. É questa la rivoluzione che i recenti studi ci offrono per interagire con il meteo, segnalando i pericoli per la strada e per reindirizzare il flusso veicolare su strade alternative. La tecnologia é in grado di fornire avvisi tempestivi agli automobilisti. É troppo presto oppure é troppo tardi per Salerno?
Tutto ciò che migliora la sicurezza stradale è la vita delle persone/cittadini non arriva mai troppo presto o troppo tardi.
Le novità tecnologiche sono traguardi importanti da attuare a Salerno.
La segnaletica digitale interattiva, i pannelli digitali, possono migliorare, in casi di incidenti o congestioni, la vita degli automobilisti.
La realtà aumentata, l’integrazione della tecnologia 5G nella segnaletica stradale permette un servizio di informazione di straordinaria efficacia. Pensare alla segnaletica stradale a energia solare, in una città come Salerno, sarebbe un traguardo alla portata, riducendo i consumi. Perfino l’intelligenza artificiale potrà avere, se si vuole, uno spazio importante nel nostro quotidiano del traffico, per renderlo meno esposto agli incidenti stradali.
Si tratta di avere una mentalità aperta e pronta alle cose nuove e, soprattutto, che non si limiti alle telecamere che gravano di sanzioni gli automobilisti.
Salerno deve voltare pagina e dare un segnale di controtendenza nel settore, per costruire una svolta positiva e limitare la perdita di tante vite umane.