Raduno Costa del Cilento: tra mito e leggenda

da Uff. Stampa
Motori, cultura, solidarietà e identità in due giorni indimenticabili
Il 17 e 18 maggio si è svolto il Raduno Costa del Cilento: tra mito e leggenda, organizzato dal Club Salerno Autostoriche, manifestazione ufficialmente inserita nel Calendario Nazionale ASI e valida per il prestigioso Trofeo Marco Polo.
Un evento che ha saputo coniugare la passione per il motorismo storico con la promozione culturale, la valorizzazione dei territori cilentani e un concreto impegno nella solidarietà.
Ben quaranta equipaggi provenienti da diverse province della Campania hanno preso parte all’iniziativa, percorrendo strade suggestive tra costa ed entroterra, attraverso borghi carichi di storia, leggende e panorami mozzafiato.
Sabato 17 maggio si è svolto il convegno “Motorismo storico, radici e motori: il Cilento tra mito, lingua, memoria e solidarietà”, curato dal presidente del Club, prof. Dino Nardiello, che ha unito riflessione culturale e passione per le quattro ruote.
Tra i relatori:
Il sindaco Marco Rizzo, che ha elogiato il lavoro del Club, sottolineando il valore della divulgazione del motorismo storico e l’impegno per la valorizzazione delle aree costiere meno conosciute e dell’entroterra cilentano.
Il dott. Vincenzo Andriuolo, presidente dell’associazione culturale Mōre Dianense ed esperto di cultura contadina e dialetti, ha emozionato il pubblico con un viaggio attraverso la lingua e le tradizioni locali, illustrando parole del dialetto cilentano e racconti della memoria orale.
La dott.ssa Rosa Panza, presidente dell’associazione Vita, ha parlato con grande empatia delle malattie rare che colpiscono i più piccoli, ringraziando il Club per l’attenzione dimostrata alla solidarietà e al sostegno alla ricerca.
Il presidente Dino Nardiello, nel suo intervento, ha incentrato il discorso sulla parola chiave “conservazione”, intesa come custodia e trasmissione di ciò che ha valore:
la conservazione dei veicoli storici, vere opere d’arte su ruote, capaci di far sognare grandi e piccoli;
la conservazione dei dialetti, delle tradizioni e della cultura popolare, elementi fondanti dell’identità cilentana;
la conservazione dei luoghi, intesi come beni da proteggere e tramandare alle generazioni future;
e infine la solidarietà, l’aiuto e l’accoglienza, elementi che rafforzano la coesione e l’umanità, prendendo spunto anche dal racconto di Andriuolo.
Nelle parole del presidente, la soddisfazione per l’evento e l’invito a promuovere sempre più il motorismo, la solidarietà e la conservazione delle radici, creando sinergie virtuose sul territorio.
Il programma ha incluso anche la visita al Museo della Lambretta di Capaccio, dove i partecipanti hanno potuto ammirare una ricca collezione di esemplari storici, simboli di un’Italia che si rimetteva in moto e sognava.
Il percorso ha fatto tappa in borghi come San Marco, Castellabate, Mercato Cilento e Rocca Cilento, terre impregnate di mito, tra cui quello immortale delle sirene, che secondo Omero tentarono di ammaliare Ulisse proprio lungo queste coste.
Domenica 18 maggio, le auto storiche sono state esposte in bella mostra nel centro storico di Castellabate, dove il pubblico ha potuto ammirarle tra le vie rese celebri dal film Benvenuti al Sud.
Gli equipaggi hanno preso parte a una visita guidata al Castello dell’Abate, cuore del borgo, per poi raggiungere il battistero paleocristiano, luogo di profonda spiritualità e arte sacra cilentana.
In tarda mattinata il gruppo si è spostato a Mercato Cilento, dove i partecipanti hanno potuto assaporare i piatti tipici cilentani, tra convivialità e profumi della tradizione.
Durante il pranzo si è svolta la cerimonia di premiazione dei trofei, assegnati a veicoli e proprietari che si sono distinti per caratteristiche uniche:
Trofeo Ulisse alla Fiat 124 Spider di Giovanni Valentino, premiata come equipaggio proveniente da più lontano.
Trofeo Marco Polo alla Fiat 127 seconda serie di Giuseppe Di Domenico, per il forte spirito di viaggio e scoperta.
Trofeo Melograno d’Oro all’Audi TT Spider di Angelo Ricciardi, per l’eleganza moderna e la passione viva.
Trofeo Leucosia alla Lancia Ardea di Carmine Milito, designata come l’auto più affascinante e seducente, simbolo di eleganza senza tempo.
Il raduno ha assunto anche una forte dimensione solidale, con una raccolta fondi destinata all’associazione “Vita” per sostenere la ricerca sulle malattie rare infantili.
Un gesto concreto che ha dato ancora più valore a un evento già ricco di emozione, cultura e bellezza.
Fondamentale è stato il ruolo della dott.ssa Isabelle Piselli, referente della manifestazione, incaricata di verificare che l’evento rispettasse i parametri previsti dal Regolamento Manifestazioni e dal Trofeo Marco Polo.
Con i suoi preziosi consigli, ha contribuito a far crescere la qualità e la visibilità dell’evento, sottolineando l’importanza di appuntamenti come questo per il prestigio dei club federati su tutto il territorio nazionale.
Il Raduno Costa del Cilento: tra mito e leggenda si è così affermato come un’esperienza autentica, capace di unire motori, memoria, comunità e territorio in un intreccio di emozioni e valori da tramandare nel tempo.

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