Alla 19a edizione di ..incostieraamalfitana.it la Atrani di Annella Prisco, le gesta di Clistèros di Domenica Catania, i versi di Annachiara Di Salvio, il 9 luglio ad Atrani

Lo Scoglio a pizzo di Atrani ospita il 9 luglio alle ore 20.00 il nuovo appuntamento con i Salotti letterari della 19a edizione di  ..incostieraamalfitana .it Festa del Libro in Mediterraneo. Con il patrocinio del Comune costiero ed in sinergia con il Forum dei Giovani, protagonisti Annella Prisco con “Noi, il segreto” (Guida) e Domenico Catania con “Clistèros torna a Calcide e vince la Guerra Lelantina” (Amazon). Dalla narrativa alla poesia poi, nella sezione “Incontri d’Autore”, con Annachiara Di Salvio e “Sabbia, silenzio e sogni” (Robin). Ne parlerà con gli autori il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana .it Alfonso Bottone.

Proprio come l’incedere della vettura da cui scaturisce la vicenda, “Noi, il segreto”, nuovo romanzo di Annella Prisco, attraversa le tappe della vita dei suoi personaggi sostando nelle stazioni della problematicità dell’esistenza. Graziella e Francesco sembrano appartenere a mondi totalmente estranei, ma dal loro incontro casuale su di un treno si dipana una storia dall’intreccio inaspettato e avvincente. Originaria di Atrani, Graziella è una donna passionale e dinamica che non sente la vocazione per l’insegnamento. Sarà questa la ragione di quel senso di solitudine e inquietudine che l’accompagna anche quando decide di lasciare il piccolo borgo della Costiera per la cattedra in Brianza? Non solo dubbi e incertezze sullo sfondo del viaggio della protagonista del romanzo di Annella Prisco, ma anche la necessità di confrontarsi con nuove quotidianità: l’amore, o forse solo la presenza di un marito; il brivido di un incontro ad alta velocità; la malattia di un padre schivo con un passato non ancora sepolto; il dolore di un’amica ucraina travolta dall’orrore della guerra.

Clistèros torna a Calcide e vince la Guerra Lelantinadi Domenico Catania, secondo romanzo della saga di Clìstèros, narra le vicende che conducono il protagonista, già fondatore della prima colonia calcidese in Sicilia nel 735 a.C., a combattere a fianco della sua città di origine, Calcide, contro un’altra poleis dell’Isola di Eubea: Eretria. La guerra tra le due poleis è veramente accaduta; alcune fonti la collocano proprio alla fine dell’ottavo secolo prima di Cristo mentre altre cinquanta o forse cento anni dopo. La Guerra per il possesso della Pianura alluvionale del fiume Lelanto fu combattuta per i soliti motivi di predominio, soprattutto economico. Le risorse che le due città, e le loro rispettive alleate, intendevano impossessarsi sarebbero servite, infatti, per alleviare la cronica indisponibilità di terre fertili e di pascoli che affliggeva la società della Grecia arcaica. Le due Alleanze che si fronteggiarono fecero uso, forse per la prima volta nella Storia dei conflitti armati, di formazioni di Fanteria che combatterono in modo coordinato e disciplinato. Ma non solo la Fanteria. Fecero comparsa anche le prime formazioni di Cavalleria pesante che, in ambedue i contendenti, erano composte da giovani delle classi nobiliari e mercantili. Ma anche sul mare avvennero scontri tra formazioni navali dotate di nuove armi e nuove tattiche di combattimento. Insomma, la Guerra Lelantina fu un conflitto spartiacque tra due concezioni di guerra: quella che si affidava al coraggio, all’intraprendenza e alle capacità dei singoli guerrieri e quella dell’uso scientifico, manovrato e pianificato di formazioni complesse di Fanti, Cavalieri e Navi da combattimento. E in questo nuovo mondo ecco che il nostro Clìstèros si trova coinvolto perché costretto da una serie di infausti motivi a prendere e sostenere le parti della sua città natale, la stessa da dove era fuggito ventitré anni prima. Continui tradimenti, perfidi comandanti e politici, uomini assettati di potere, voglia di predominare e sottomettere l’avversario a tutti i costi, intrighi, battaglie tra Cavalieri, tra Fanti e tra Marinai sono gli ingredienti principali che accompagneranno il lettore fin dalla prima pagina. E proprio quando la guerra sembra conclusa e la pace sembra nuovamente avvolgere le vite dei coloni e delle stesso Clìstèros… ecco che ritorna la violenza, la minaccia e le armi. Ieri come oggi.

La memoria, il tempo, la morte e lo spazio di un universo simbolico, intimo e ricco di echi e suggestioni si mescolano tra i versi di “Sabbia, silenzio e sogni” di Annachiara Di Salvio. La parola diviene percezione, contatto, senso alterato di un mondo popolato da visioni, preghiere e silenzi mai raccontati. Si svela il solipsismo cupo di una solitudine inerme ed incerta, complice di un fraseggiare che scorre sincopato come singhiozzo di un pianto senza lacrime, fonte e deriva di ogni tentativo di espiazione.

Per saperne di più consultare la pagina facebook @incostieraamalfitana.it o su Instagram incostieraamalfitana.it, o contattando il numero telefonico della Direzione del festival 3487798939.

Con preghiera di pubblicazione e diffusione.                                                                                                      

Costa d’Amalfi, 8 luglio 2025

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