POLLA. OMICIDIO A LUCI ROSSE?

 

 Antonio Citera

POLLA – In apparenza una tranquilla e beata donna di 50 anni  Olena Tonkoshkurova, di origine ucraina che ormai aveva ormeggiato la sua esistenza nel comune di Polla da più di dieci anni. Tutti la conoscevano, tutti il giorno dopo la stimavano, nessun problema, ma a giudicare da quanto si apprende nella cittadina del Vallo di Diano, le cose non stanno proprio così. In arte massaggiatrice Elena, così l’avevano ribattezzata in paese, ma tra le oscure mura della sua abitazione, qualcosa di strano aleggiava da tempo. Viveva da sola in via Porta del Bagno, una stradina alle porte del suggestivo centro storico, una vita come tante, spezzata da un viaggio improvviso che la necessità di un’esistenza quantomeno dignitosa, l’aveva strappata alla sua terra qualche anno fa. Come lei tante le donne che dall’est si affacciano nella nostra amata Italia con speranze, illusioni, che presto svaniscono in una fredda camera d’albergo per le più fortunate  o nell’abisso di un lungo vialone che infrange ogni più fioca voglia di vivere. Una sorte segnata, spesso, spessissimo,che riflette una strada incorniciata di peccaminose e oscene realtà custodite nelle grinfie di uomini senza scrupoli che dello sfruttamento ne hanno fatto una virtù di vita. Questo in generale naturalmente, non tutte, e non sempre succede ciò, ci sono donne che onestamente lavorano e vivono nella nostra terra, alcune trovano marito e conducono un’esistenza comune come tanti di noi. Torniamo ora alla vicenda di Polla, svegliatasi all’alba di ieri mattina tra i lampeggianti e il suono delle sirene impazzite. Una povera donna trovata nuda sul letto con la gola tranciata da una lama affilata, immersa  in una pozza di sangue tra le fiamme che lambivano il suo letto. Qualcuno ha gridato “è l’inferno”, mentre i caschi rossi spegnevano il fuoco e i carabinieri rilevavano i fatti accaduti. Per ora un movente dell’efferato  delitto non c’è, o forse non si vuole dire, le indagini degli inquirenti proseguono  senza sosta A 360 gradi, niente trapela, bocche serrate, ma facendo un giro tra la gente, qualcuno ci ha detto che tra quelle mura qualcosa nella notte è successo, voci di uomini si udivano dalla strada, qualcuno sicuramente era presente in quella maledetta abitazione. Ecco allora  che chi l’ha uccisa la conosceva, e chi la conosceva (notizia diffusa dal TGR Campania delle ore 14.00), vocifera che non era proprio di massaggi che la donna si occupava. Voci di popolo per carità, spetterà agli investigatori trovare il colpevole o i colpevoli di quanto accaduto. Ora il suo corpo giace nell’obitorio dell’ospedale di Polla in attesa dell’autopsia. Seguiremo gli sviluppi del caso che approfondiremo sul prossimo numero di “CITTA’ VALLO” nelle edicole giovedì 4 luglio prossimo.

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