da Pietro Cusati
Roma ,15 febbraio 2022. L’Ufficio per il processo UPP, in teoria dovrebbe corrispondere ad un miglioramento della lunghezza esasperata dei processi civili e penali, con un’enorme arretrato e con le continue e pesanti condanne della Corte di Giustizia Europea all’Italia .Il progetto prende spunto da una precedente prassi virtuosa di revisione dei moduli organizzativi del lavoro del magistrato e delle cancellerie negli uffici giudiziari italiani,si auspica di supportare i processi di innovazione negli uffici giudiziari. Il Ministero della Giustizia ha previsto interventi organizzativi per fornire a Tribunali e Corti di appello, le prime risorse finanziarie e gli strumenti informatici per organizzare staff in grado di affiancare il giudice nelle attività. Tra le misure contenute nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, sono previsti interventi straordinari per l’Ufficio per il processo. Il 14 febbraio 2022 i primi addetti all’Ufficio per il processo in Corte di Cassazione e a partire dal 21 febbraio 2022 arriveranno in tutti gli uffici giudiziari italiani. Il concorso è stato finanziato dai fondi del Next Generation EU, pubblicato con provvedimento del Direttore generale del Ministero della Giustizia il 1° febbraio 2022, verranno assunti a tempo determinato, per il periodo di 2 anni e 7 mesi. Sono pienamente riconosciuti tutti i diritti e le posizioni giuridiche favorevoli previsti dall’ordinamento vigente, in ambito sia non patrimoniale ,assunzione concorsuale su base meritocratica, diritto all’inquadramento e alle mansioni, fruizione di tutele sociali, anche a salvaguardia della disabilità e del ruolo genitoriale; garanzie nel procedimento disciplinare, diritti sindacali, sia patrimoniale ,trattamento economico fondamentale, accessorio e di fine rapporto, in particolare per quanto attiene ai livelli retributivi. Agli addetti all’Ufficio per il processo UPP, assunti nell’ambito del PNRR, spettano i seguenti compiti: studio dei fascicoli, predispone le schede riassuntive per procedimento. Supporto al giudice nel compimento di attività pratiche e materiali o di facile esecuzione,la verifica della completezza del fascicolo
l’accertamento della regolare costituzione delle parti
controllo delle notifiche,rispetto dei termini,individuazione dei difensori nominati e altro. Supporto per bozze di provvedimenti semplici. Controllo della pendenza di istanze o richieste o la loro gestione.
Organizzazione dei fascicoli, delle udienze e del ruolo, con segnalazione all’esperto coordinatore o al magistrato assegnatario dei fascicoli che presentino caratteri di trattazione prioritaria. Condivisione nell’ambito dell’Ufficio per il processo di riflessioni su eventuali criticità, con proposte organizzative e informatiche per il superamento.- Approfondimento giurisprudenziale e dottrinale.
Ricostruzione del contesto normativo riferibile alle fattispecie proposte.
Supporto per indirizzi giurisprudenziali sezionali. Supporto ai processi di digitalizzazione e innovazione organizzativa dell’ufficio e monitoraggio dei risultati .Raccordo con il personale addetto alle cancellerie. La giustizia civile italiana è tra le più lente d’Europa, scoraggia gli investimenti, aumenta il costo del credito e riduce il tasso di occupazione e di partecipazione al mercato del lavoro. Il tempo di smaltimento dei procedimenti civili e penali è troppo lungo,passano,infatti, molti anni per avere una sentenza definitiva. E’ troppo l’arretrato da smaltire che si è accumulato negli anni, il disposition time,l’indice che misura il tempo medio prevedibile di definizione dei procedimenti pendenti, la giustizia italiana è stata la più lenta d’Europa, cioè oltrepassano quella che la legge indica come la ragionevole durata del processo, al di là della quale le parti hanno diritto a chiedere un risarcimento allo Stato. L’arretrato patologico, cioè quello che ha superato i parametri della legge Pinto, ha oltrepassato i livelli in tutti i gradi di giudizio. In Italia ci sono 12 magistrati ogni 100mila abitanti, in Germania sono il doppio. Secondo i dati comunicati dal primo Presidente della Corte di Cassazione Pietro Curzio durante l’inaugurazione dell’ anno giudiziario, erano in servizio circa 9.100 magistrati ordinari, 269 magistrati in tirocinio e 248 collocati fuori ruolo. L’organico complessivo fissato è di 10.751 posti, dunque ne restano vacanti 1.313 negli uffici giudiziari più altri 534 che vanno coperti con nuovi concorsi. A livello percentuale l’organico è scoperto per il 12,61%, equamente diviso tra giudicanti ,ne manca il 12,63%, e requirenti (-12,54%).