Vassallo: dalla Grecia a Pollica con …dieta

Aldo Bianchini

Dal Peloponneso arriva la notizia dell’incoronazione di Pollica tra polemiche e veleni

Pollica – E’ arrivata qualche settimana fa dal mare ellenico, come al tempo della Magna Graecia, la notizia della incoronazione di Pollica (non di Acciaroli, né di Pioppi, quindi!!) come “capitale della dieta mediterranea”. Non c’è che dire!!, successo straordinario della delegazione italiana composta dal neo sindaco di Pollica Stefano Pisani e dal presidente del Parco Amilcare Troiano. Ma già le voci di corridoio si intrecciano tra di loro e sussurrano che trattasi di un’incoronazione pro-tempore fino al prossimo mese di novembre quando un nuovo vertici internazionale stabilirà le nomine definitive. Fino ad allora il Palazzo Capano di Pollica sarà il centro propulsore, nel mondo, della dieta mediterranea. Nel frattempo Pisani chiama Andria mentre Troiano chiama Cirielli: sarà scontro politico? Mentre lo scontro vero, quello tra Pioppi ed Acciaroli, continua imperterrito così come l’esclusione dal vertice greco dei due grandi scopritori della “dieta mediterranea” Ancel Keys e Jeremiah Stamler, praticamente ostracizzati del “sindaco pescatore” e brutalmente sconfessati nel convegno del 24-27 settembre 2009. L’altra faccia di Pisani, questa la novità, ha dichiarato di voler invitare almeno il grande Stamler al convegno che prima di novembre il comune di Pollica organizzerà proprio nel Palazzo Capano. Il neo sindaco Pisani, più del suo predecessore, si rende conto che la guerra continua tra le due frazioni e fazioni di Acciaroli e Pioppi non può portare da nessuna parte l’intera comunità che deve presentarsi unita e coesa al cospetto internazionale per avere qualche minima possibilità di vincere la grande sfida sulla futura e definitiva allocazione della sede mondiale della “dieta mediterranea” che, ripeto, i due grandi Keys e Stamler scoprirono e presentarono circa quarant’anni fa a Pioppi. Ci si è messo, però, di traverso il fratello del sindaco pescatore, Dario Vassallo, che secondo quanto contenuto in un comunicato ufficiale avrebbe testualmente dichiarato: “”La seconda lista a Pollica è stata un’offesa alla intelligenza di mio fratello…” ….e ancora   …”basta leggere i nomi per capire…….non credo che una lista vada fatta per interessi personali”” , sufficiente a lasciare increduli i componenti la lista di minoranza che, anche se a malincuore, hanno replicato dicendo: “”. Quando una mano assassina spense la vita del primo cittadino di questo comune, abbiamo condiviso il dolore della famiglia, abbiamo compreso l’emotività di alcune dichiarazioni, non abbiamo, neanche per un attimo, pensato di esserci liberati di un sindaco scomodo, solo perché non condividevamo le sue idee, così come non abbiamo mai pensato di approfittare di un tragico evento, di un ignobile ed efferato gesto che ha troncato la vita ad un uomo prima che ad un sindaco, meno che mai per questioni personali; allo stesso modo non pensiamo di averne offeso la memoria, presentandoci alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale, legittimamente,nel pieno rispetto delle istituzioni e, se volete, della democrazia. Da tanti, troppi anni, abbiamo vissuto e sofferto una comunità volutamente divisa, che, dopo l’assassinio di Angelo Vassallo, andava, doverosamente, pacificata, non con la pretesa di una lista unica per non disturbare il potere economico che gravitava intorno all’amministrazione uscente, ma con il confronto civile, con la lealtà d’intenti, con la convinzione di avere di fronte, avversari politici,non nemici. Per questi motivi non comprendiamo il livore e l’astio delle reiterate dichiarazioni del sig. Dario Vassallo e meno che mai quell’ansia accusatoria che offende i cittadini di questo comune e ne alimenta la divisione…”” . Per parte mia posso soltanto aggiungere che la democrazia sarebbe una bella cosa se la si potesse davvero realizzare e praticare, sempre, comunque e dovunque. La prossima puntata sarà dedicata ai troppi “Pisani” presenti sulla scena di Pollica-Acciaroli-Pioppi e su alcune costruzioni “abusive” sul greto del fiume.

 

 

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