Carbonchio: pronto il vaccino

L’ASL ha reso disponibile tutte le dosi necessarie per le vaccinazioni contro il carbonchio. Stasera riunione presso la clinica Fischetti di Padula Scalo.

Carla Angrisani

L’organizzazione sanitaria della ASL Unica di Salerno ha risposta con tempestività e professionalità all’inatteso “allarme carbonchio” scoppiato, oltretutto, in una zona che fino ad oggi era ritenuta al di sopra di ogni possibile contaminazione. Parlo delle montagne, quasi allo stato naturale, tra i comuni di Padula e Montesano sulla Marcellana. A tal proposito l’ASL scrive: “”I recenti episodi di carbonchio ematico certamente non hanno colto di sorpresa il servizio veterinario dell’ASL Salerno, in quanto esistono procedure interne al servizio che codificano le azioni da intraprendere in casi di insorgenza di focolai di malattie infettive sia per evitare la diffusione delle malattie stesse ma anche e soprattutto nei casi in cui si è di fronte a zoonosi, assicurare interventi che evitino il contagio alle persone. Nel caso del carbonchio ematico, già in passato si erano verificati episodi negli anni scorsi nei comuni di Padula e Montesano. L’infezione carbonchiosa negli animali recettivi: bovini, ovini, caprini ed equini ricompare anche dopo decine di anni in zone ove vi sono stati in passato casi di morte di animali con la formazione di spore nel terreno; queste sono molto resistenti e permangono nei pascoli anche fino a 70 anni””. L’ASL addebita òa recrudescenza ai particolari fattori ambientali e climatici verificatisi quest’anno con una primavera molto piovosa che ha prodotto un dilavamento delle zone montuose. Ciò avrebbe prodotto –sempre secondo l’Asl- uno spostamento delle spore nelle zone più declivi con grandi concentrazioni dei pascoli, poi l’elevato caldo avrebbe fatto il resto. Dagli animali morti è stato prelevato il lobo auricolare per gli accertamenti, mentre le carcasse sono state distrutte secondo i rigidi protocolli sanitari. Le dichiarazione rese dal dr Giuseppe Fornino (direttore del servizio ispezione alimenti e produzioni zootecniche) sono state esplicite ed esaustive anche attraverso l’emanazione di decreti di divieto di utilizzo del latte-carne provenienti dalle zone interessate. II Dr. Fornino riferisce ancora che la vaccinazione degli animali è iniziata subito e, a seguito di un contatto diretto intrapreso con il referente nazionale del Carbonchio Ematico presso l’Istituto Zooprofilattico di Foggia, lunedì mattina si procederà direttamente da parte dell’ASL Salerno al ritiro presso l’IZS di Foggia di altre 7000 dosi di vaccino anticarbonchioso da inoculare agli animali recettivi presenti nei comuni interessati. È confermato, infine, per questa sera (ore 17,00) presso l’ex Clinica Fischietti di Padula Scalo l’incontro indetto dal direttore del Dipartimento di Prevenzione della ex ASL SA/3, dottor Giuseppe Di Fluri, per fare il punto della situazione con i veterinari impegnati nelle vaccinazioni e con i sindaci dei due paesi interessati dal contagio.

 

 

 

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