I Naziskin che proliferano

Salvatore Pica

Che ce ne fossero tanti di Naziskin nel mondo si sapeva. Come nel Tirolo ci sono i nostalgici del Nazismo che si sostengono con finte associazioni benefiche, versati dodici milioni di euro, per la fondazione Tirolese, gestita da simpatizzanti e dove un sentimentale del terzo Reich, novantaduenne, la fa da padrone. A questi movimenti mai cessati ma solo sopiti, oggi si affianca il nuovo ma non tanto, visto che é già un ventennio che assistiamo a manifestazioni anche molto cruente e violente, di giovani rasati,che camminano impettiti e vantano ottima salute (prerogativa obbligatoria per il buon adepto,sigh!). E’ l’esaltazione della violenza, essa ben organizzata e plagiante, basta pensare al caso della Norvegia e della strage perpetrata a Utoya da parte di questo Breivik, che per paura parla poco di come e perchè. I Camerati potrebbero fargliela pagare. Basta pensare alla grande potenza dei Gerarchi nazisti dopo la guerra, una guerra che faceva tremare gli stessi tedeschi, ridotti alla fame e all’indigenza e per essi per primi non ci fu pietà, scremando la società dai disabili, questi signori del male trovarono rifugio in Brasile, Nazione con molti problemi e allora, simpatizzante del nazismo. Trovarono rifugio nel mondo, dove l’oro prima di tutto, ma anche una velata condivisione di idee, li ha lasciati morire in pace. La tattica dei Naziskin é la stessa, asseconda o paghi. Passano da riti magici, anche Hitler amava questo genere di cose, al vero satanismo ed il malcapitato é la vittima sacrificale. Il problema é non solo la nostalgia di realtà nemmeno vissute, ma la totale intolleranza razziale che anima i nuovi fautori della svastica. Ancora una forma di disagio morale, ma pericolosa molto.

 

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