La patrimoniale nella manovra

Filippo Ispirato

Si è tenuta alle 19.00 di Domenica 4 Dicembre la conferenza stampa di Monti e del suo Esecutivo per illustrare alla stampa i punti chiave della manovra “Salva Italia”, che è poi stata discussa e presentata alla Camera e al Senato nella giornata di ieri.

I punti della manovra sono ormai noti a tutti e riguardano in particolare:

1. la reintroduzione della tassa sugli immobili

2. una stretta sulle pensioni con il passaggio al sistema contributivo e l’aumento dell’età minima per andare in pensione a 62 anni per le donne e 67 per gli uomini

3. l’aumento dell’Iva di sue punti percentuali per il secondo ed il terzo scaglione

4. la deducibilità dell’Irap sul costo del lavoro per le aziende

5. limite sulla rintraccibilità delle operazioni bancarie e limitazione dell’uso del contante a 1.000 Euro

6. maggiori liberalizzazioni nel commercio con deregulation sugli orari di apertura degli esercizi commerciali e possibilità di vendita dei farmaci di fascia C anche nelle parafarmacie

7. introduzione del superbollo per le macchine di lusso, barche ed elicotteri privati

8. dismissioni di parte del patrimonio immobiliare dello Stato

9. aumento bollo sui titoli  per chi investe

10. garanzia dello stato sulle passività bancarie sulle loro obbligazioni di breve termine

11. incentivi al project financing, che prevede una maggiore compartecipazione tra pubblico e privato nella realizzazione di opere pubbliche rilevanti

12. riduzione della spesa pubblica: tagliati i trasferimenti statali agli enti locali, eliminazione delle giunte provinciali, creazione della Super Inps con contestuale eliminazione dell’Inpdap ed Enpals.

13. Tassa dell’1,5% sui capitali scudati, ossia rimpatriati dai paradisi fiscali

Al momento non si è toccato il tema del lavoro e degli ammortizzatori sociali in quanto argomento di trattazione assieme alle parti sociali.

Da alcuni sono state mosse delle critiche alla mancata introduzione della tassa sui grandi patrimoni e alla messa in soffitta dell’ipotesi di una Super Irpef al 46% per i redditi superiori ai 75.000 Euro; tale mancanza avrebbe causato un maggior peso del sacrificio in termini economici sul ceto medio. Alle obiezioni mosse in conferenza stampa Monti ha ribadito di aver introdotto delle misure volte a tassare i grandi patrimoni ma in maniera non eccessivamente penalizzante, onde evitare una eccessiva pressione fiscale e una nuova fuga di capitali all’estero.

Sarebbe utile quindi, andare ad analizzare in cosa consiste effettivamente la patrimoniale e in che modo sia stata applicata all’interno della manovra, a prescindere da giudizi di valore, e verificare l’impatto sui grandi patrimoni del decreto anticrisi.

Il patrimonio è composto fondamentalmente da ricchezze detenute, divise in consistenze mobiliari ed immobiliari, e accresciuto dal reddito prodotto.

Relativamente al patrimonio immobiliare andiamo a segnalare la reintroduzione dell’Ici, l’imposta comunale sugli immobili, che verrà trasformata in Imu con l’accorpamento della Tarsu. Gli aumenti della tassazione saranno ovviamente più consistenti sugli immobili di pregio e sulle grandi metrature, ed inoltre sarà aumentato il prelievo fiscale in maniera consistente sulle seconde case.

Novità anche sul fronte dei patrimoni mobiliari: l’importo del superbollo andrà a colpire non più solamente gli investimenti che necessitano di un conto deposito come le azioni, i titoli di stato le le obbligazioni bancarie, ma anche i conti deposito, i fondi e le sicav che potevano essere detenute nel portafoglio clienti senza essere soggette a tassazione in quanto non obbligatoriamente collegate al deposito titoli. Di conseguenza verrà tassato in maniera maggiore chi effettivamente detiene un maggiore quantitativo di investimenti, indipendentemente dalla loro tipologia e dal deposito titoli.

Introduzione di una tassazione di 1,5% sugli importi scudati, ovvero un ticket sugli importi rientrati dall’estero da parte dei contribuenti italiani, che li avevano in precedenza investiti in altri paesi quali Svizzera o San Marino, ad esempio. L’importo dell’introduzione della tassazione si stima dovrebbe portare alle casse dello stato un importo pari a circa 2,7 miliardi di Euro.

Introduzione di un superbollo per le auto di grandi cilindrata i cui KW siano superiori a 170: in tal caso l’importo da versare aggiuntivo sarà di 20 Euro per ogni Kw superiore ai 170. A partire dal 1 Maggio 2012 seguirà inoltre un inasprimento della tassazione sulle barche superiori ai 10,1 metri e sugli aeromobili privati (aerostati e alianti compresi).

Queste, ovviamente, in linea di massima sono i punti principali della manovra che potrebbero ancora subire qualche aggiornamento in sede di implementazione.

 

 

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