WWF: operazione antibracconaggio

 

 

Da Samantha Cea

SALERNO – Continuano le attività illecite a danno degli animali e del patrimonio naturale. Al fine di contrastare  il sempre più dilagante fenomeno del bracconaggio, in una vasta attività programmata in ambito del Coordinamento Regionale WWF Campania, le Guardie Ambientali del WWF Italia si sono concentrate in  una serie di interventi nelle Provincie di Salerno, Napoli ed Avellino finalizzati  alla prevenzione e repressione dei reati ambientali. In provincia di Salerno ed in particolare nelle aree protette e del Parco Nazionale del Cilento, è continuata l’attività di controllo del territorio  ed il monitoraggio di  alcune aree “calde” dove la caccia illegale, anche con armi clandestine, in pieno Parco Naturale, ed in particolar  modo a Cinghiali e Lepri, sembra diventata ormai uso e consuetudine. Riprova  di cio’ è la continua scoperta di realtà illecite, ultime, attualmente ancora  in fase di ulteriori indagini e accertamenti con la collaborazione delle Forze dell’Ordine del Luogo e la segnalazione di reati e soggetti,  che incuranti della presenza costante dei controlli,  continuano imperterriti nei loro intenti  “delinquenziali”. Sul versante opposto,  nell’Agro – Nocerino,  alcune Guardie del WWF della Sez. di Salerno in seguito a segnalazioni anonime,  si sono concentrate nell’Agro del Comune di  Bracigliano (SA,) dove  hanno individuato  alcune reti posizionate per la cattura di piccoli uccelli passeriformi,  Verzellini e Cardellini. Gli agenti del WWF, dopo essersi nascosti nei pressi degli stessi capanni utilizzati dagli uccellatori, hanno sorpreso due soggetti,  proprio mentre si apprestavano a manovrare le loro reti da cattura sistemate in precedenza.  Uno di essi opponendo resistenza alle Guardie nel tentativo di non farsi identificare si è dato precipitosamente ad una  inutile  fuga, opponendo resistenza e rifiutando inizialmente di lasciarsi identificare. Solo l’esperienza delle Guardie del WWF e la loro preparazione e  capacità di pacifica risoluzione in casi del genere,  hanno  consentito  di bloccarne immediatamente  la fuga e che tutto si concludesse senza ulteriori e ancor piu’ gravi conseguenze. Tale attività, conclusasi anche in  collaborazione con i Carabinieri di Bracigliano,  ha consentito di denunciare due soggetti  per i reati di uccellagione, detenzione e cattura di specie protette e tutelate dalla Convezione di Berna, come previsto dalla L. 157/92. Uno di essi è stato  deferito all’Autorità Giudiziaria anche per gli articoli 337 e 544 ter del Codice Penale: “resistenza a un Pubblico Ufficiale” e “maltrattamento di animali”, visto che il trasgressore si serviva come richiamo vivo di un giovane Cardellino che fungeva da “zimbello”. Tale attività consentiva di sequestrare  oltre a reti di cattura per diverse decine di metri anche  tutta l’attrezzatura occorrente per svolgere l’illecita attività di uccellagione  nonché circa 30 gabbie utilizzate per la detenzione dell’avifauna catturata,  24 cardellini, 13 verzellini,  2 fringuelli e 9 fanelli. Alla fine delle operazioni e trascrizione degli atti, tutti gli esemplari abili al volo sono stati liberati in luogo idoneo e restituiti alla Natura.   Questo ulteriore intervento di  antibracconaggio delle Guardie del WWF  si aggiunge ad un’altra operazione di circa un mese fa,  quando  nella stessa area rurale del Braciglianese, ed in particolare  in due garage privati,  venivano sequestrati decine di esemplari di avifauna protetta,  detenuta illegalmente e proveniente da attività illegale di uccellagione. In quella circostanza venivano denunciate due persone, un giovane disoccupato ed una casalinga  che entrambi custodivano oltre a decine di esemplari di Cardellini, anche reti di cattura, richiami acustici vietati,  gabbie trappola ed una varietà di registrazioni di canti per richiamo di avifauna protetta,  ed infine un esemplare di Fanello accecato. A Casalnuovo di Napoli (NA), è stato sequestrato , dalle Guardie del WWF di Napoli, ad un privato,  un giovane esemplare di Gheppio: specie particolarmente  protetta ai sensi dell’art. 2 L. 157/92. Il  rapace detenuto illegalmente,  era stato legato con una corda ad una zampetta e  alla ringhiera di un balcone al terzo piano di una palazzina. Il povero animale che continuamente cercava di spiccare il volo, nel tentativo di liberarsi, rimaneva spesso impigliato e penzolava trattenuto dalla corda,  strattonandosi in continuazione,  fino a quando in qualche modo,  riusciva a riposizionarsi sul bordo della ringhiera.  Subito recuperato, il Gheppio è stato soccorso e consegnato all’Ospedale Veterinario “Frullone” dell’ASL NAPOLI/1. Il trasgressore, invece,  è stato denunciato penalmente alla Procura della Repubblica anche per il delitto previsto dall’art. 544 ter del Codice Penale, ossia “maltrattamento di animali”. Purtroppo,  in un momento cosi difficile per le particolari condizioni atmosferiche  che con l’aumento delle temperature portano a già di per se disagi e sofferenze al  territorio naturale e agli animali, siccità, incendi dei quali troppi dolosi, desertificazione di intere aree, prosciugamento dei fiumi e dei bacini naturali,  continua la malefica e caparbia attività illegale di tanti  a danno di avifauna protetta e territori sottoposti a regime di tutela. Anche in piena estate le Guardie Giurate del WWF Italia operano senza tregua per contrastare il bracconaggio e salvaguardare la natura  in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine e della Magistratura. “Noi non andiamo in vacanza”    ribadiscono i volontari del WWF,  “il nostro impegno, dichiara il Coordinatore Provinciale Guardie Giurate del WWF Italia ALBERO Alfonso,    proseguirà senza sosta. “   “ La natura non ha vacanze   – continua –  anzi è proprio in questi mesi che offre il meglio di se per  consentire agli uomini di goderne e di beneficiarne.  Non è giusto – conclude –  ripagare con una moneta tanto vile quanto malvagia”. F.to: Albero Alfonso –Coordinamento provinciale Salerno-

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