Sala Consilina. L’accorpamento a Lagonegro entro un anno.

 

 

Antonio Citera

SALA CONSILINA – Pubblicato il decreto sulla Gazzetta Ufficiale, entro un anno i due tribunali, Lagonegro e Sala Consilina, diventeranno un unico corpo con sede a Lagonegro.  A rischio anche  la permanenza del consiglio dell’ordine forense. Un anno di tempo e poi il tribunale salese passerà a Lagonegro. La riduzione degli uffici giudiziari potrebbe determina re anche la chiusura dei consigli dell’ordine degli avvocati. Il decreto legislativo n. 155/2010 (pubblicato sulla G.U. n. 213), attuativo della delega contenuta nel decreto legge 138/2011, fissa in dodici mesi il termine, decorso il quale diventano efficaci le disposizioni sulla riduzione degli uffici giudiziari ordinari, sulle ricadute di soppressioni e accorpamenti sui magistrati e personale amministrativo e personale di polizia giudiziaria. Nel frattempo, e cioè fino al 13 settembre 2013, le udienze già fissate davanti ad uno degli uffici destinati alla soppressione continuano ad essere tenute presso i medesimi tribunali o sezioni distaccate di tribunale. Le udienze che, invece, cadono in una data successiva alla scadenza del periodo di dodici mesi e quindi dopo il 13 settembre 2013 saranno tenute dinanzi all’ufficio che ha accorpato quelli soppressi. Inizia il conto alla rovescia dunque, tra un anno quasi sicuramente, i cittadini dei 28 comuni facenti capo all’ex tribunale di Sala Consilina, dovranno recarsi a Lagonegro per risolvere i problemi con la giustizia. A nulla sono servite le manifestazioni di dissenso che negli ultimi mesi si sono consumate per difendere il presidio salese. Un accorpamento annunciato, voluto probabilmente dalla politica nel rispetto della gerarchia del più forte. Una soppressione che ha lasciato l’amaro in bocca ai sempre più abbandonati cittadini , disagiati dai continui depauperamenti di servizi di primaria importanza.  Intanto a Lagonegro  si grida alla vittoria, basta fare un giro per la centralissima via Roma, per accorgersi dell’euforia che si respira. – Lo sapevamo già- ci dicono due arzilli vecchietti seduti su una panchina.  Tutto pronto dunque, anche la sede già fruibile messa a disposizione dal comune nel lontano mese di gennaio, quando con delibera unanime, l’amministrazione lagonegrese, dava il via libera al sicuro accorpamento. Un edificio ad un passo dal già presente palazzo di giustizia, ex sede del comune , pronto ed in bella mostra per ospitare i cittadini della vicina Campania. Un epilogo annunciato dunque, che riflette la situazione di mala gestione del Comprensorio del Diano, politicamente non rappresentato, vittima di una politica di accordi volta alla gestione delle poltrone .  Un tempo si gridava alla “Grande Lucania”, ora si rischia di essere risucchiati dalla stessa,  pur continuando a essere sulla carta cittadini campani, pagando le tasse ad una Regione che ci ripudia, che tutela gli interessi dei grandi bacini elettorali ,e dei pochi personaggi  collusi con un sistema marcio e radicato che  spesso si distoglie dal ruolo essenziale del rispetto della dignità delle persone.

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