Caimangate/72: CSTP e la vendetta di Vincenzo !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Preso com’è tra vari fuochi che tentano di distruggerlo (c’è stato anche chi avrebbe pronunciato la classica frase di stampo renziano <<De Luca, chi ?>>), Vincenzo De Luca non trova di meglio che scatenare tutta la sua ira furente sulla povera, e forse insipiente, Regione per la storia del ristoro dell’IVA che il Comune di Salerno avrebbe (è d’obbligo usare il condizionale !!) anticipato in pagamento per conto del CSTP, quel carrozzone mostruoso che prima gli uomini del Caimano hanno distrutto e che poi tutte le colpe sono state artatamente scaricate su quei poveri cristi del centro destra responsabili soltanto perché hanno avuto il torto di scippare il Consorzio al dominio pluridecennale di Vincenzo De Luca. Un’altra mossa sbagliata sul piano concreto da parte del centro-destra dell’allora leader Edmondo Cirielli, a conti fatti sarebbe stato meglio lasciarglielo quel maledetto carrozzone politico in quanto verosimilmente sarebbe scoppiato nelle mani dello stesso Caimano. Capisco che averglielo scippato fu come averlo colpito al cuore, ma non è stato sufficiente, bisognava abbatterlo completamente ma i <<ciriellini>> non ebbero né la forza e né il coraggio di infliggere l’ultimo colpo. In pratica ci ha rimesso Giovanni Moscatiello che ideò e portò a termine quella brillante manovra di immagine politica; De Luca non gliela mai perdonata e nelle ultime elezioni amministrative di Baronissi si è vendicato buttando fuori dal Comune il suo antico amico ed attuale nemico. Ma ovviamente la manovra vendicativa del Caimano non poteva esaurirsi con l’epurazione di Moscatiello e l’ordine è stato tassativo: “”Regione under attack””. La riunione in Comune, sussurrano nei corridoi del palazzo, è stata senza possibilità di appello, ha parlato soltanto Lui, Vincenzo il Caimano, ed ha pontificato: <<Voglio quei soldi dalla Regione, mi servono, preparate gli atti, diamo una lezione ai quei quattro sfessati ed a tutti quelli che cercano di denigrare la mia immagine in vista delle prossime regionali>>. Nessuno, ovviamente, ha avuto il coraggio di rispondere e gli atti sono stati immediatamente preparati e notificati ai competenti uffici regionali con tanto di ufficiale giudiziario, così come prescrive il protocollo delle notificazioni giudiziarie. Ed ora, probabilmente, in Regione saranno dolori ammesso, e non concesso, che la responsabilità dell’anticipo dell’IVA per conto del CSTP possa effettivamente ricadere in capo alla regione. I pareri in materia sono contrapposti e contrastanti, le varie correnti di pensiero sulle modalità di interpretazione delle disposizioni sono diverse e tutte sono credibili e/o inaffidabili; dipende dal soggetto (avvocato amministrativista, ndr !!) cui uno si rivolge per perorare la sua causa. I fatti risalgono al 2009, cioè al periodo in cui il CSTP era sotto il controllo pieno del Caimano e non basta, a questo punto, che il giudice del TAR Roberto Ricciardi abbia già respinto un’analoga ordinanza-ingiunzione notificata dalla regione al Comune; le vie per altre opposizioni sono infinite e non è affatto detto che in capo ad un mese il Comune abbia i titoli giusti per avviare un’azione di pignoramento coatto a carico del governatore Stefano Caldoro e dell’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella. Lo stato dell’arte comunque è delicato e va seguito con la massima attenzione da entrambi gli Enti in quanto il Caimano rischia una figurella storica dalla portata negativa inimmaginabile sul piano elettorale e i vertici regionali rischiano seriamente di trovarsi di fronte un pagamento insolito ed insostenibile per entrambi che potrebbero essere considerati in primis i responsabili in solido del ristoro nei confronti del Comune di Salerno; ma anche qui le procedure sono farraginosamente lunghissime e della durata decennale. In pratica si scavalcherebbe agevolmente la data fatidica delle elezioni regionali e De Luca potrebbe, comunque, rimanere con le pive nel sacco. Vedremo. Intanto guardate bene la foto tratta da internet; Vincenzo De Luca guarda Caldoro e allarga le braccia come per dire: “”Beh, caro Stefano, questo servizietto dovevi proprio aspettartelo !!””.

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