ALCOOL: scorre a fiumi da Salerno al Vallo di Diano


Antonio Citera
SALERNO – Giovani e alcol. Un problema che nuoce gravemente alla società. La ragazzina di Salerno trovata in coma etilico, due giovani nel Vallo di Diano trovati ubriachi al volante, sono gli ultimi episodi in ordine di tempo, accertati e documentati di un fenomeno in forte crescita. Ma quanti altri episodi analoghi passano inosservati?. Quanti giovani fanno un uso sconsiderato di alcol rischiando seriamente di compromettere l’esistenza?. Tanti, troppi, un malcostume diffuso che si aliena dietro un velo di insofferenza o semplicemente di  manifestazione insensata di una appariscente voglia di trasgredire. Il consumo e l’abuso di alcol fra i giovani e gli adolescenti è un fenomeno preoccupante se si considera che chi inizia a bere prima dei 16 anni ha un rischio 4 volte maggiore di sviluppare alcol dipendenza in età adulta rispetto a chi inizia non prima dei 21 anni. I comportamenti di consumo diffusi tra i giovani richiedono una particolare attenzione e adeguati interventi per la possibilità di gravi implicazioni di ambito non solo sanitario ma anche psico-sociale, data la facilità di associazione con altri comportamenti a rischio, assenze scolastiche, riduzione delle prestazioni scolastiche, aggressività e violenza, guida spericolata  oltre alle possibili influenze negative sulle abilità sociali e sullo sviluppo cognitivo ed emotivo. Essi possono inoltre portare a condizioni patologiche estreme come l’intossicazione acuta alcolica o l’alcol dipendenza; secondo l’Istituto Superiore di Sanità circa uno su cinque dei casi di intossicazione acuta alcolica che giungono al Pronto Soccorso riguardano ragazzi al di sotto dei 18  anni.  Altri problemi nascono dalla diffusione di un uso dell’alcol simile a quello delle altre sostanze psicoattive, con finalità di sballo e ricerca dell’ubriachezza, dato anche il basso costo e la grande disponibilità di alcune bevande alcoliche; uso che rischia tra l’altro di fungere da ponte verso le sostanze psicoattive illegali. La diffusione di un poli consumo di sostanze psicoattive legali e illegali viene confermata da varie fonti ivi compresa la rilevazione del Ministero della Salute sui comportamenti di consumo degli utenti dei servizi alcologici. Anche se la Legge n. 189 dell’8 novembre 2012 stabilisce, infatti, il divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori di anni 18 e l’obbligo di richiedere il documento di identità per accertare l’età dell’acquirente, molti casi accertati, dicono il contrario e se gli esercenti di pub, discoteche, e luoghi   di divertimento generalmente rispettano la normativa, per i minorenni è semplice acquistare super alcolici direttamente nei supermercati dove il controllo sembra essere inefficiente.

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