Caimangate: gli eredi di Vincenzo !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Mentre Vincenzo De Luca affila i coltelli per quella che probabilmente, oltre ad essere la sua battaglia più importante, sarà anche l’ultima, il centro-destra salernitano continua a dividersi. Incredibile, ma vero quanto si è verificato in consiglio comunale. L’opposizione costituita inizialmente da nove consiglieri si è disunita, confluendo in diversi gruppi consiliari, ben sette. Ognuno è capogruppo di se stesso! Roberto Celano è il capogruppo del nuovo centro-destra, Raffaele Adinolfi  è il capogruppo della lista Caldoro Presidente, Pietro Stasi è il capogruppo dei Fratelli d’Italia, Giuseppe Zitarosa è il capogruppo di Forza Italia, Antonio Cammarota è il capogruppo di Futuro e Libertà, Paki Memoli dell’UDC ed infine Salvatore Gagliano si è avvicinato di recente all’area Polverini. Sandro Ferrara è ormai organico al centro-sinistra, ricoprendo anche il ruolo prestigioso di segretario del Presidente della Provincia. Anna Ferrazzano si è definitivamente avvicinata a De Luca, partecipando anche ai gruppi di maggioranza del Sindaco. Infine non si hanno notizie del consigliere di Mercato san Severino, Nobile Viviano. Con questo criterio si potrebbero costituire 32 gruppi consiliari, quanti sono i consiglieri comunali. Fa bene De Luca ad interessarsi delle elezioni regionali in quanto per il comune può dormire sonni tranquilli: contro questo centro-destra salernitano avrà vita facile il candidato che all’ultimo momento il Sindaco caccerà dal cilindro.  Allo stesso modo non impensieriscono il primo cittadino  i rappresentanti dei cinque stelle, movimento che alle amministrative con le preferenze ha dimostrato una forte debolezza. Vedi le ultime elezioni amministrative in Italia. Altra partita sarebbe invece se la parte moderata della maggioranza di Vincenzo De Luca, stanca di subire in silenzio, avesse un sussulto di dignità. Mi riferisco a quei consiglieri comunali, anche di ideologia diversa da quella della sinistra rigorosa, che sono stati eletti nelle liste di “Campania libera e Salerno per i giovani”. Ci sono belle persone come i giovanissimi Gian Luca Memoli e Nico Mazzeo, messi in naftalina dall’amministrazione De Luca, che possono invece svolgere un ruolo rilevante se responsabilizzati. Poi ci sono i componenti del Gruppo Campania Libera, meno giovani, ma professionisti eccellenti e persone veramente per bene. Tra questi si potrebbe puntare per la poltrona di primo cittadino. In primis quel galantuomo del Presidente del consiglio comunale, Antonio D’Alessio, avvocato civilista di prestigio e politico esperto. Naviga nell’orbita del PD da diversi anni ed oggi sembra far riferimento all’On. Tino Iannuzzi. Non da meno, Il dott. Augusto De Pascale, maltrattato da Vincenzo De Luca (l’unico assessore a non essere stato confermato), amministratore  da  più di un decennio e vero esperto di protezione civile. Di sicuro alle prossime amministrative, se decide di presentarsi, non sarà a sostegno del candidato  designato da De Luca. Particolare attenzione merita l’avvocato Luciano Provenza, volto noto per le sue frequenti apparizioni video e voce radiofonica di MPA. Giornalista e docente molto amato dai ragazzi dell’ITIS FOCACCIA. Molto gradito agli ambienti cattolici per la Sua professione di Avvocato nei tribunali canonici. Luciano Provenza inoltre potrebbe attirare le simpatie della destra salernitana per la sua candidatura nel 2006 in Alleanza Nazionale. Infine in Campania Libera c’è Felice Santoro, medico radiologo, molto vicino ad uomini politici importanti come Angelo Villani e Michele Ragosta.  Santoro però si sta già organizzando per le regionali. Ma c’è anche quello che oggi tutti considerano un outsider, Salvatore Telese, medico molto stimato per le sue riconosciute capacità di mediazione grazie ai suoi trascorsi sindacali; inoltre da sempre è stimato medico di numerose società sportive salernitane. Nel quadro politico sopra descritto l’unica soluzione per contrastare la supremazia di Vincenzo De Luca non può che scaturire dalla maggioranza stessa, poiché la destra salernitana appare a dir poco disastrata. Nemmeno il buon Enzo Fasano è riuscito a creare squadra, anzi il malcontento è aumentato. La destra può ancora giocare una partita se tutti fanno un passo indietro e nel contempo lavorino seriamente per individuare un candidato importante, che poteva essere Pippo Falvella se fosse ancora in vita. Ma la destra salernitana dorme sogni d’oro e non riesce a guardare neppure un millimetro oltre il suo naso, soprattutto da quando i due presunti big (Mara Carfagna e Edmondo Cirielli) se le stanno suonando di santa ragione aprendo varchi enormi in cui lestamente si infila, in ogni dove, la magistratura che questo attende da politici insipienti.  Auguri e Buon Natale a tutti.

One thought on “Caimangate: gli eredi di Vincenzo !!

  1. Affermava un vero politico tre sono le cose certe 1)la nascita 2) la fine della vita 3)le elezioni (e chiosava con un sospiro e sottolineava che la 2 e la 3 coincidevano per gente che aveva scritto sulla carta d’ identità personale che si erano compilato da soli POLITICO. Ci sono i cicli (Craxi, Andreotti ,Conte lo stesso Berlusconi) che terminano.Chi si ostina a non volere lasciare il passo al nuovo ,può anche rimanere, ma è una questione di verifita delle cose promesse e di quelle portate a compimento. Sono tutti in campagna elettorale tagliano nastri,partecipano a cerimonie, alcuni addirittura credono di essere diventati oratori, ( pur avjendo una
    guerra aperta con congiuntivi e condizionali) poi ci sono quelli che hanno fatto promesse ( di posti di lavoro,. i contributi economici,)quelli che hanno fatto costituire “cooperative” che probabilmante lavorano oppure lavoreranno per gli enti territoriali. Gli amici “interessati” sono quelli che “morto il Re, viva il Re” Le elezioni sono adrenalina pura..Non mi sento maltrattato, non lo permetterei ad alcuno, ma liberato dalla sottocultura politica che si stava impadronendo del mio modo di essere.Noi che abbiamo esperienza ,sappiamo che la Politica si fa, “senza sentimento e risentimento”, e come affermava Lenin “il potere si abbatte dal di dentro”da fuori le critiche lo fortificano. E’ ancora presto ,per prendere decisioni,non lo fa il PD che rimanda all’infinito le Primarie. Sediamoci sulla riva del fiume : certamente qualcuno “bagnato” passerà

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