PD: Primarie Campania. Il Vallo di Diano vota De Luca

 

Antonio Citera

VALLO di DIANO – La decisione dopo un summit a Sassano. Nonostante la possibilità reale che le primarie del prossimo primo febbraio vengano annullate, i rappresentanti del PD del Vallo di Diano dopo un incontro avvenuto a Silla nei giorni scorsi, hanno votato all’unanimità l’appoggio incondizionato al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, candidato insieme a Andrea Cozzolino e Angelica Saggese  alla corsa alla Regione Campania. Una fiducia storica quella che il comprensorio Dianese riserva al sindaco sceriffo, una fiducia spesso legata a polemiche e a decisioni contrastanti con lo spirito rinnovatore di nuove cellule emergenti di un partito che a sud di Salerno è affossato dal dominio senza fine di vecchi e potenti nuclei.  Eppure qualcosa sta cambiando, lo si intuisce facilmente, lo si capisce ascoltando i programmi e i progetti di quei pochi che vorrebbero rinverdire l’apparato di partito, di quei militanti  vicini al sindaco rottamatore Matteo Renzi. Parliamo di Tommaso Pellegrino, Sergio Annunziata e tanti altri che però per il momento devono sottostare alle direttive dei soldati di Vincenzo De Luca che, nel territorio rappresentano la colonna portante di un potere di vent’anni o forse più. Un potere legato spesso a brogli e a sotterfugi vari, una rete fitta e ben articolata capace di rendicontare al palazzo i numeri immaginari richiesti. Un controllo assoluto su tessere e nomi che spesso non esistono o, per meglio dire non sanno di far parte di un partito. Generalità rubate da qualche database e messe in condizione di rinvigorire sempre più l’egemonia politica e strutturale di un partito che vive di questo. Il Vallo di Diano è pronto dunque, per l’ennesima volta, pronto a sposare la causa di Vincenzo De Luca, pronto a combattere per i venditori di fumo, per coloro i quali hanno calpestato un comprensorio diventato da anni terra di nessuno, venduto sempre al miglior offerente, un contenitore di voti da usare  per tenere lustro e ben oleato quel meccanismo di potere di pochi eletti. Le primarie quasi sicuramente non ci saranno, da Roma non le vogliono, loro, per paura di una magistratura accorta, hanno capito che non vale la pena rischiare  ma, nonostante ciò, il Vallo di Diano ancora una volta ha voluto confermare la sua stima e la sua servile prospettiva al vecchio e ormai tramontato modo di gestire il futuro dei cittadini.

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