PREFETTURA: l’arrivo di Malfi, personaggio a tutto campo !!

 Aldo Bianchini

SALERNO – Finalmente è arrivato il nuovo Prefetto di Salerno. Il suo nome è Salvatore Malfi, cinquantasettenne, casertano doc. E’ nato a San Marcellino nel ’59 ed ha una lunga esperienza presso il Ministero dell’Interno dove si è occupato di sicurezza, di appalti, di tossicodipendenza; si è interessato anche di vigili del fuoco, di soccorso pubblico e della difesa civile ma anche di affari legislativi. Insomma un vero personaggio a tutto campo. Ha gestito i comuni di Montevarchi, Pozzuoli e Valmontone ed è stato prefetto di Vercelli, da dove proviene. E’ coniugato e padre di un figlio. E’ arrivato ufficialmente a Salerno lunedì 11 gennaio 2016 a coprire un vuoto istituzionale che si era venuto a creare per via della presenza-assenza della dottoressa Antonella Scolamiero che ha ricoperto il ruolo di Prefetto di Salerno per un brevissimo lasso di tempo dopo aver governato la Prefettura di Viterbo dove era rimasta impigliata in una indagine per concussione a suo carico insieme al vice prefetto Francesco Tarricone. La Scolamiero è stata a Salerno ufficialmente dal 25 giugno 2015 al 10 gennaio 2016, in effetti è rimasta nella nostra città soltanto per qualche giorno, ovvero fino a quando uno strano e inspiegato malore l’ha prima portata via e poi definitivamente allontanata per far ritorno negli uffici ministeriali. E dopo questa parentesi abbastanza strana della presenza fugace della Scolamiero, una presenza comunque mitizzata subito dalla “stampa dei proclami”, ecco apparire sulla scena un personaggio forte, un uomo capace e pieno di esperienza, un soggetto in grado forse di risolvere i tanti problemi della città e della sua provincia. A patto, però, che perda subito il vizietto di “proclami apodittici” utili solo per la stampa, i proclami apodittici signor Prefetto lasciamoli tutti per Vincenzo De Luca e Lei si dedichi alle cose che istituzionalmente appartengono ad un prefetto della repubblica. Dico questo perché la prima uscita ufficiale del prefetto Salvatore Malfi mi è parsa un po’ sopra le righe, almeno per quanto attiene il modello lavorativo che intende seguire qui a Salerno. Meglio fare che proclamare, insomma sarebbe meglio andare con ordine ed incominciare a fare qualcosa di serio e definitivo prima di parlare a 360 gradi; mi ha impressionato il suo modo di porsi, soprattutto quando ha dichiarato di voler risolvere il problema degli immigrati, quelli legati alla sicurezza, quelli relativi al maltrattamento dei minori e alle violenze contro le donne (il caso di Matierno docet !!) e anche della Salernitana Calcio con la raccomandazione di risalire la classifica. Non ha mancato neppure di toccare temi scottanti come l’Università, le strade provinciali e, soprattutto, la sanità pubblica. Su tutto, però, mi ha colpito la sua citazione del caso inquietante dell’assassinio del sindaco pescatore Angelo Vassallo; probabilmente di quel caso nessuno dei nuovi stretti collaboratori lo ha ben istruito suggerendogli di tenersi alla larga perché su quel caso diversi personaggi ci hanno fatto una figura barbina con i loro proclami, a cominciare dall’ex capo della procura della repubblica Franco Roberti (ora a capo della Procura Nazionale Antimafia). Insomma troppe cose tutte insieme, come dire che un po’ di saggia e doverosa umiltà, non farebbe male al personaggio che da lunedì 11 gennaio 2016 si è impegnato a tutelare “questa terra bellissima”; sarebbe meglio che cominciasse a riorganizzare, a snellire ed a ricomporre degnamente gli uffici della sua prefettura; la foto pubblicata su Il Mattino ci mostra il passaggio del nuovo Prefetto davanti ad un ufficio a piano terra con un archivio che quasi deborda fino in mezzo alla strada; e le foto, signor Prefetto, sono di gran lunga più efficaci di un articolo di stampa dei proclami o di una immagine televisiva sfuggente, le foto parlano da sole. Io incomincerei da lì, da quell’archivio stradale e dopo, senza eccessivi proclami, passerei ai piani superiori prima di avventurarmi nella risoluzione dei tanti problemi che Lei giustamente ha citato; anche al fine di esercitare al meglio il ruolo di ottantatreesimo Prefetto della provincia di Salerno. Auguri vivissimi dall’intera redazione de ilquotidianodisalerno.it.

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