Palme e pinguini: da Milano a Salerno … gli scempi degli ex comunisti

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – “”Camminando sul lungomare di Salerno … mi sono fermato ad osservare le tecniche di montaggio di uno dei titolari dei tanti mercatini che ad un certo punto (vedendomi munito di macchina fotografica !!) mi si è rivolto chiedendomi se il nostro lungomare nel periodo natalizio subisse delle glaciazioni. Non ho capito subito l’allusione ed ho chiesto maggiori spiegazioni prima di rispondere. “Scusi -mi ha detto- ma se lì di fronte ci sono i pinguini vuol dire che ci sarà tra poco una formazione glaciale per poterli ospitare meglio. Non le pare ??”. E’ vero, non ci avevo fatto caso ma lì, sugli scogli assolati, i pinguini (seppure finti) mi sono apparsi veramente come un cazzotto in pieno viso; insomma l’uomo solo al comando vorrebbe trasformare una calda città del basso Mediterraneo in una città del nord Atlantico o, peggio ancora, dell’Alaska. Almeno dal punto di vista panoramico … il nostro sindaco pretenderebbe non solo di avere una Salerno città europea ma anche da polo nord. Poveri uccelli dalla forma idrodinamica (i pinguini, s’intende !!) quanto calore dovranno sopportare per colpa dell’uomo solo al comando che non guarda in faccia più a nessuno e tira dritto per la sua strada verso mete sconosciute e neppure immaginabili. Insomma, mi sono detto tra me e me, se tu vai per esempio a Castellammare di Stabia hai subito la netta sensazione di trovarti in una città di mare del basso Mediterraneo; certo Castellammare non avrà il lungomare  di Salerno ma ha tanti piccoli chalet che, a pagamento, forniscono acqua e bibite ed anche tranci di pizza, per non parlare delle cozze e degli altri frutti di mare. Qui da noi, invece, di chioschi sull’intero lungomare ce n’è soltanto uno, quello di fronte alla provincia che è perfettamente funzionante anche se vende solo acqua, bibite e gelati … ma qui da noi ci sono, però i pinguini””. Scrivevo proprio così qualche tempo fa su questo stesso giornale e mai avrei pensato che un altro “uomo solo al comando”, Giuseppe Sala sindaco di Milano, l’avrebbe combinata ancora più grossa di Vincenzo De Luca che, almeno, di fronte agli scandalosi pinguini comunque ha piantumato le palme (del tipo Washington) sulle quali sembra ci sia già un’inchiesta giudiziaria per accertane il costo reale; Giuseppe Sala, a Milano, a questo punto dovrebbe inventarsi una mega vasca con acqua gelata nella quale calarci dei pinguini. E’ vero che le palme milanesi resistono a temperature fino a 15° sottozero, ma lo spettacolo della piazza incentrato sulla monumentale storicità dell’urbanistica ci perde moltissimo. Ma se a Milano almeno l’80% della popolazione residente si è infuriata, a Salerno tutto tace. Qui da noi le cose vanno così, prendere o lasciare; soprattutto quando ad inventare certe cavolate è l’ex sindaco e attuale governatore Vincenzo De Luca; nessuno osa ribellarsi pubblicamente anche se in privato in molti ridacchiano alle spalle del kaimano. Avete provato a guardare quei poveri pinguini cementati sugli scogli del lungomare ? A me sembrano dei poveri cristi, sporchi di salsedine e in procinto di cadere da un momento all’altro nei meandri degli scogli infestati di pericolosissimi ratti delle chiaviche. Ma questa, abbiate bontà, è la Salerno città europea, anzi è la più bella città europea che sia mai esistita. La polemica infuria a Milano e il quotidiano “La Repubblica” così scrive il 16 febbraio 2017: “”Stanno crescendo sotto ai suoi occhi, insieme alle polemiche. Il caso palme (e banani) in piazza Duomo a Milano diventa politico. E il sindaco Giuseppe Sala, bersaglio delle forti proteste del centrodestra si trova a intervenire in consiglio comunale per dire “non sono proprio entusiasta”. Centinaia, migliaia di commenti sul web, battute, freddure e anche apprezzamenti per l’azzardo e i richiami storici: la nuova installazione scatena il dibattito … ‘i clandestini si sentiranno a casa’ –tuona Matteo Salvini-“”. Anche in questo De Luca è fortunato, a Salerno non arriveranno mai gli esquimesi.

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