“CONCERTI IN LUCI D’ARTISTA”: DOMENICA S’INAUGURA CON IL “CONTRA TENOR”, LA DEDICA “SEMISERIA” A VIZI E VIRTÙ DEL REGISTRO TENORILE

La redazione
SALERNO – Un concerto lirico “semiserio” dedicato a vizi e virtù del registro tenorile è quello che domenica 10 dicembre, alle ore 20, nella Sala San Tommaso del Duomo di Salerno aprirà ufficialmente l’edizione 2017 di “Concerti in Luci d’Artista”, la sezione invernale dei “Concerti d’estate di Villa Guariglia in Tour” che quest’anno propone un percorso di otto appuntamenti. A firmarne l’organizzazione è il CTA di Salerno, l’Associazione “Amici dei Concerti di Villa Guariglia” in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno ed il contributo e patrocinio del Comune di Salerno.
Dopo l’anteprima dello scorso 5 novembre con il sassofonista Federico Mondelci e la Sonora Sax Junior Orchestra, domenica sera si esibiranno i 4 Evers Tenors del Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno (Achille Del Giudice, Daniele Lettieri, Salvatore Minopoli e Nicola Straniero), con Ernesto Pulignano al pianoforte che è anche autore dei testi. Anagrammi, freddure sui tenori, nonché simpatiche parodie intercaleranno romanze, arie, canzoni, da Puccini a Bizet, passando per Berlin e Tosti, per la regia di Marilena Laurenza. Il concerto di domenica sera è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di canto e teatro musicale. L’ingresso è libero.
Il fenomeno dei quattro tenori salernitani è esploso nel web, con un trailer girato durante le prove, come d’altronde dalla rete è nata l’idea di questo concerto spettacolo, dopo la rivelazione di “Povero Ernesto”, all’indomani della prima del Don Pasquale allestito quest’anno dal Teatro Verdi di Salerno. Chi sceglie di vivere la sua vita su di un palcoscenico, il teatro lo sposa per intero e tra qualche battuta ironica, conosceremo quattro giovani voci tenorili che schizzeranno i diversi volti di questo registro, da Don Josè della Carmen di Bizet, al Federico dell’Arlesiana di Cilea, passando per il Pinkerton della Madama Butterfly, l’addio alla vita di Andrea Chénier, e, naturalmente, “Povero Ernesto! Cercherò terra lontana” dal Don Pasquale, e Calaf col suo atteso “Nessun dorma!”, prima di passare alle più amate romanze da salotto firmate da Tosti nelle parodie di Ernesto Pulignano, e omaggiare la tradizione musicale partenopea dalla Danza di Rossini, uno dei più allegri moonlight in riva al mare, a “Dicitencello vuje!” di Rodolfo Falvo, sino a “Marechiare” e “Passione”, per chiudere con la canzone italiana e l’operetta.
Di seguito i prossimi appuntamenti in cartellone. Martedì 19 dicembre, doppio concerto, nella Chiesa del Santissimo Crocifisso, con un omaggio alla coralità. La musica corale è stata affidata al Coro Polifonico Casella, diretto da Caterina Squillace, che spazierà da Lotti a Kodaly, sino a Dvoràk e Leontovich, e al Coro Armonia guidato da Vicente Pepe, che si cimenterà col gospel, tradizione colta e radici afro-americane, si uniranno in un originale progetto. Ritorno nella sala San Tommaso venerdì 22 dicembre, per “Una voce in salotto”, un rècital del soprano Miriam Tortora in duo con il pianista Giulio De Luca, protagonisti di un programma che saluterà l’apparizione della Leonora del Trovatore, di Liù, Norma e Lucrezia Borgia, per quindi inviare un acquerello fin de siecle da Napoli. Nella chiesa di Sant’Anna al Porto, s’incontreranno sabato 30 dicembre, il flauto di Michele Barbarulo e l’arpa di Valentina Milite, in una serata di Divertissement tra due strumenti simboli del dionisiaco e dell’apollineo, su musiche della tradizione francese, da Debussy a Jacques Ibert, sino al nostro virtuosistico Donizetti, per evocare nel finale il melò rioplatense di Astor Piazzolla. Tre i concerti impreziosiranno gennaio: venerdì 5, la notte dell’Epifania ancora nella Sala San Tommaso del Duomo, con un trio composto da Francesca Taviani al cello, Gaetano Falzarano al clarinetto e Rossella Giordano al pianoforte, che proporrà rarità quali il Duo di Ludwig Van Beethoven per clarinetto e cello Wo27 n°3, il trio di Brahms op.114 e il trio di Nino Rota. Ritorna il barocco in città nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo; venerdì 12 gennaio, spazio incantato per le trio Sonate di Corelli, Bach, Telemann ed Haendel, affidate al traversiere di Giusi Ledda, al violino di Gianluca Russo, al cello di Dario Orabona e all’arciliuto di Ugo Di Giovanni; gran finale domenica 21 gennaio, nella Chiesa della Santissima Annunziata con l’Ensemble di Fiati “San Pietro a Majella” diretto da Eugenio Ottieri e la voce recitante di Adria Mortari, per una serata tra musica e parola, sugli incroci sonori di Wagner, Weill e Shostakovich.

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