FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO ANCHE IL RISO ROSSO ANTI-COLESTEROLO PUO’ ESSERE DANNOSO

da Dr. Alberto Di Muria

Padula-Nella medicina tradizionale Cinese il riso rosso è considerato un energetico e un aiuto contro i problemi di digestione. Nel mondo Occidentale però è conosciuto soprattutto come alternativa naturale ai farmaci a base di statine, impiegati per ridurre il contenuto di colesterolo LDL nel sangue. Presente in molti integratori, in Europa è venduto senza prescrizione medica anche al supermercato.

Sono prodotti efficaci. In un recente studio condotto in Belgio sono stati valutati gli effetti della supplementazione a base di riso rosso fermentato sul profilo lipidico e sullo stress ossidativo in pazienti con sindrome metabolica. Lo studio, in doppio cieco, ha coinvolto 50 persone che hanno assunto il prodotto o il placebo per 8 settimane. Dalla sperimentazione è emerso che nel gruppo attivo il colesterolo LDL è stato ridotto del 24%, e il colesterolo totale si è ridotto del 17%. La pressione arteriosa sia massima che minima è diminuita significativamente, così come gli indicatori dello stress ossidativo.

Il prodotto è presentato dai produttori come innocuo, in quanto di origine naturale, ma, secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità italiano (ISS), pubblicato sul British Journal of Clinical Pharmacology,  gli integratori a base di riso rosso hanno gli stessi effetti collaterali dei farmaci sostituiti.

Il riso rosso è ottenuto lasciando fermentare il riso in presenza della muffa Monascus purpureus: a seguito del processo, il riso si colora e si arricchisce di una sostanza attiva, la monacolina K, chimicamente identica alla lovastatina, molecola sintetica riconosciuta come farmaco. L’efficacia anticolesterolo del riso rosso è comprovata, tanto che spesso assunto da pazienti intolleranti alle statine come terapia alternativa. Secondo quanto evidenziato dai risultati dello studio italiano, il prodotto sembrerebbe però tutt’altro che immune da effetti collaterali, anche gravi.

I ricercatori dell’ISS hanno studiato i dati raccolti tra il 2002 e il 2015 dal Sistema di Sorveglianza Italiano sui Prodotti Naturali, un ente che registra le segnalazioni di effetti collaterali di integratori o preparazioni naturali. Nel periodo in esame, sono stati registrati 55 casi di effetti indesiderati legati all’uso di riso rosso, principalmente patologie a carico del fegato (10 casi) e problemi muscolari, quali mialgie (19 casi) e un caso di rabdomiolisi, ovvero di lesione dei tessuti muscolari. In 13 casi, la reazione ha portato all’ospedalizzazione. Gli effetti collaterali del riso rosso sono dunque del tutto analoghi a quelli delle statine, ma la mancanza di supervisione medica potrebbe comportare maggiori rischi per la salute.

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