FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO IL MYSIMBA, UN NUOVO FARMACO PERICOLOSO PER PERDERE PESO

 da Dr. Alberto Di Muria

Padula-Il Mysimba è un medicinale indicato, in aggiunta alla dieta e all’attività fisica, per promuovere la gestione del peso corporeo in pazienti adulti obesi, cioè con un indice di massa corporea (IMC) di 30 o più, o anche in sovrappeso, con IMC compreso tra 27 e 30, che presentino anche complicanze correlate al peso quali diabete, ipercolesterolemia o ipertensione arteriosa. Contiene i principi attivi naltrexone e bupropione, che sono autorizzati singolarmente nell’UE per altri usi, rispettivamente quale antagonista degli oppioidi  e come antidepressivo. Il nuovo farmaco Mysimba. E’ una combinazione di naltrexone, usato per il trattamento delle dipendenze da oppiacei, e di bupropione, prescritto come antidepressivo e nelle dipendenze da nicotina.

L’esatto meccanismo d’azione di Mysimba non è del tutto noto, ma i due principi attivi agiscono sulle aree cerebrali che regolano l’assunzione di cibo e l’equilibrio energetico, oltre a ridurre l’attività dei centri cerebrali che controllano la sensazione di piacere associata al consumo di cibo.

Gli effetti indesiderati più comuni di Mysimba sono nauseavomito e costipazione; altrettanto comuni sono capogiri e bocca secca. Non deve essere usato in pazienti con grave compromissione della funzione renale o epatica, nei soggetti con ipertensione arteriosa non controllata, o che hanno avuto convulsioni o affetti da disturbi psicologici, o che hanno abusato di sostanze alcoliche o di talune sostanze stupefacenti. Inoltre è ancora sotto osservazione per possibili effetti a livello cardiocircolatorio e per un rischio leggermente accresciuto di convulsioni. In poche parole, efficacia minima e molte, molte controindicazioni.

Mysimba è disponibile sotto forma di compresse a rilascio prolungato e può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica specialistica con ricetta da rinnovare volta per volta. Il trattamento con Mysimba inizia con l’assunzione di un’unica compressa al mattino. La dose è gradualmente incrementata nel corso di 4 settimane fino a raggiungere la dose raccomandata di due compresse due volte al giorno, prese preferibilmente con del cibo. La risposta al trattamento e la tollerabilità del medicinale devono essere monitorate periodicamente e il trattamento deve essere interrotto se i pazienti non hanno perso almeno il 5 % del peso corporeo dopo 4 mesi.

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia è del parere che l’obbligo di rivalutare il trattamento dopo un ciclo di 4 mesi dovrebbe di per sé garantire che il medicinale continui a essere usato soltanto nei soggetti in cui si osservi un adeguato beneficio. In ultima nanalisi, questo nuovo farmaco sembra faccia più male che bene. Il consiglio dunque è quello di non utilizzarlo.

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