LEGGERE FA BENE ALLA MENTE E AL CUORE

da Clementina Leone

”Educare alla lettura”, progetto promosso dall’associazione di Mercato San Severino ” Oltre il Teatro” con il finanziamento del MIBAC Centro per il Libro e la Lettura in collaborazione con la Raffaello EDITORE e la rete territoriale, è ormai giunto quasi alla fine. Infatti, dopo aver scritto e impostato la storia si passera’ a registrare, quindi i donatori di voce diventeranno donatori di favole. Ma dopo il bravissimo ed eccellente Gennaro Calabrese attore comico (i suoi show spopolano in teatro, in tv e alla radio), che insieme ad altri tutor ed esperti, ha fornito a tutti gli iscritti,strumenti di lavoro e occasioni di riflessione sull’importanza di un’azione continuativa di educazione alla lettura, il tutto continuerà con gli incontri con gli autori della Raffaello David Conati, rosa Tiziana Bruno e Flavia Franco. Leggere fa bene. Migliora le competenze linguistiche, logiche e di comprensione del testo. Aumenta la conoscenza del mondo ma anche la conoscenza di sé e degli altri, mantiene attive le funzioni cognitive di memoria, attenzione e concentrazione, ragionamento e capacità critica. I libri insegnano a comprendere il mondo, ad approfondire, a riflettere, a pensare. Propongono la calma e la temperanza. Le storie permettono di accedere alla sfera dei sentimenti e delle emozioni dei protagonisti e in questo modo aumentano l’alfabetizzazione emotiva. Il vocabolario emotivo diventa più ampio e ciò migliora la definizione, l’espressione e la comprensione delle emozioni proprie e altrui. L’immedesimazione nei personaggi delle storie consente di sviluppare la capacità di sentire l’emotività dell’altro (cosa sta provando e come) ovvero l’empatia. Difatti, per stimolare l’educazione alla lettura, qualitativa e non quantitativa, bisogna partire dal fatto che un insegnante e non solo, sappia leggere a voce alta, leggere con interpretazione e abbia la capacità di trasmettere il valore della lettura ad alunni, famiglie e territorio. Rielaborare in maniera creativa poi, un testo letto è una fase di lavoro importante, i cui obiettivi, oltre a includere l’area espressivo-artistica, rientrano a pieno titolo tra le finalità dell’educazione alla lettura. Infatti è proprio attraverso le attività di rielaborazione che è possibile “digerire” compiutamente quanto letto, cioè comprenderlo a fondo, coglierne ed elaborarne criticamente il messaggio, penetrare la personalità e il comportamento degli stessi . Sono quindi uno strumento prezioso sia ai fini della comprensione del testo che ai fini di una sua compiuta integrazione nel sistema di conoscenze e credenze del lettore. Infine, non va sottovalutato a livello didattico che tali attività sono state molto gradite in quanto hanno consentito a tutti di esprimersi, di essere attivi, di mettere in gioco i propri vissuti ed esperienze. In poche parole hanno contribuito in maniera sostanziale a suscitare l’amore per i libri e la lettura, a vivere la lettura a scuola e non solo, come un’esperienza viva, personale e socializzante insieme, e non qualcosa di noioso e “scolastico”.

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