Carlo Bonomi è il trentunesimo Presidente di Confindustria, la nomina ufficiale ci sarà solo dopo il voto dell’assemblea generale che si terrà tra un mese, il 20 maggio 2020, succede al Salernitano Vincenzo Boccia a guidare la più importante associazione degli industriali per il prossimo quadriennio.

Dr. PIETRO CUSATI

dr. Carlo Bonomi - Presidente designato di Confindustria

SALERNO ,19 aprile 2020 . Un imprenditore che non le manda a dire e che non manifesta complessi di inferiorità verso la politica. Insomma un osso duro. Servono risposte certe a cittadini e imprese, il grido di allarme del Presidente ‘’designato di  Confindustria,eletto con il voto telematico. È una riflessione accorata e drammaticamente concreta, quella delineata dal trentunesimo Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che sottolinea come l’emergenza sanitaria sta diventando, per molti e sempre di più, una vera e propria emergenza economica. Un susseguirsi di decreti  scritti male,difficili da leggere e da  comprendere per dare risposte a tutti coloro che ne hanno  bisogno. Un appello al Governo:  è indispensabile che i politici ascoltino i tecnici dell’economia, coloro che vivono giorno per giorno a contatto con il mondo del lavoro. Il Dott. Carlo Bonomi, classe ’66, nato a Crema, (Cremona) è un imprenditore del settore biomedicale, Presidente di Assolombarda dal giugno 2017, negli anni ha ricoperto diversi ruoli in ambito associativo, Metodico, minuzioso, tifoso dell’Inter e con la passione per le immersioni. Così viene descritto da chi lo conosce bene.  Laureato in economia e commercio ha iniziato la sua carriera professionale in uno studio di commercialisti per poi entrare nel settore medicale, prima come dirigente in una multinazionale farmaceutica, poi come investitore diretto, rilevando una società nella strumentazione per analisi di laboratorio. Nel 2013 l’avvio di Synopo, società che opera nel settore della strumentazione e dei consumabili per neurologia, di cui Bonomi è presidente del consiglio d’amministrazione. Nel corso del suo lavoro, Bonomi ha prestato sempre grande interesse per la ricerca e il lavoro nelle imprese a elevato contenuto d’innovazione.  Caratterialmente riservato, il presidente designato di Confindustria, è particolarmente attento all’agenda dei suoi appuntamenti dove arriva sempre con largo anticipo. Nei momenti di svago, oltre alle immersioni in mare in prossimità delle più belle isole del mondo, Bonomi mostra tutto il suo spirito conviviale tra musica anni ’80, cucina genuina e buona compagnia. Non gli dispiace il cinema, tanto da regalare ai suoi più stretti collaboratori la visione di film in anteprima.  Di lungo corso il suo impegno associativo all’interno di Confindustria. E’ stato vicepresidente dei giovani industriali di Assolombarda, di Confindustria Lombardia. Da vice presidente di Assolombarda si è occupato della delega al credito e finanza, fisco, organizzazione e sviluppo. Nel 2016 il Consiglio di Presidenza di Confindustria l’ha nominato presidente del gruppo tecnico per il fisco. La lunga corsa per la presidenza di Confindustria, anche se non annunciata ufficialmente, ha avuto inizio di fatto in occasione dell’assemblea di Assolombarda del 3 ottobre 2019, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del Premier Giuseppe Conte. Resterà storico l’appello al presidente del Consiglio nel quale chiedeva di far ripartire l’Italia.    “Questa volta, stupiteci”, furono le parole di Bonomi. Nei mesi successivi gli interventi del presidente di Assolombarda sono stati numerosi e sempre per spronare la politica a fare di più per il Paese. E’ stato protagonista di un appello, lanciato dal simposio di Davos, per chiedere interventi per l’economia e la crescita, fino ai giorni del coronavirus con la sollecitazione ad organizzare la fase 2.Ha fatto parte della squadra del Salernitano Dott. Vincenzo Boccia, classe ‘64 ,laureato in Economia e Commercio, amministratore delegato delle Arti Grafiche Boccia Spa, l’azienda di famiglia che da sempre opera nel settore grafico, azienda fondata nel 1961 ,dal padre Don Orazio Boccia e Presidente di Confindustria dal 2016 al 20 maggio 2020.

Da sinistra: Vincenzo, Orazio e Maurizio Boccia

Il Dott. Vincenzo Boccia ha fatto parte della Commissione di riforma che ha disegnato  il nuovo assetto organizzativo del sistema, presieduta da Carlo Pesenti, e in seguito è stato scelto come membro del Comitato per l’implementazione della Riforma Pesenti a cui è spettato il compito di riscrivere lo statuto confederale. Il neo Presidente Carlo Bonomi ha parlato in teleconferenza al Consiglio Generale di Confindustria,  sottolineando che questo “non è il momento di gioire” ma ha anche subito rivolto un appello dai toni piuttosto marcati:“Dobbiamo metterci immediatamente in condizioni operative tali per affrontare con massima chiarezza ed energia la sfida tremenda che è davanti a noi, continuare a portare la posizione di Confindustria su tutti i tavoli necessari rispetto ad una classe politica che mi sembra molto smarrita in questo momento, che non ha idea della strada che deve percorrere il nostro Paese”. Occorre “riaprire le produzioni ma evitare una seconda ondata di contagi. La voragine del PIL è tremenda e far indebitare imprese non è la strada giusta, l’accesso alla liquidità non è immediato”.Bonomi  ha chiuso  il suo intervento con un messaggio di speranza: “Insieme dobbiamo cambiare l’Italia, abbiamo una grande occasione, in un momento molto drammatico, forse abbiamo la possibilità di fare quelle modifiche strutturali di cui il Paese ha bisogno. Il Paese richiede un ceto imprenditoriale che si assuma le responsabilità per segnare la via di questo Paese e portarlo nel futuro”.Il Presidente designato  porta  avanti lahttps://quifinanza.it/lavoro/confindustria-imprese-fase-due-riaperture-conte/370527/ linea del Salernitano Dott.Vincenzo Boccia ,nella gestione dell’emergenza sanitaria, si era fatto sentire dopo la pubblicazione del decreto Cura Italia che ha immediatamente chiesto al Governo di correggere le parti “inadeguate”. “Penso che nella sua tragicità questa emergenza ci stia offrendo anche un’opportunità. Quella di rilanciare il Paese eliminando una volta per tutte le zavorre che ci hanno frenato negli ultimi vent’anni”, ha ricordato. Il Presidente uscente di Confindustria Vincenzo Boccia ha salutato Carlo Bonomi, designato per la successione. «Adesso ha ragione Carlo: dobbiamo riscoprire i valori fondamentali dello spirito di comunità di Confindustria, se vogliamo trasferirlo al Paese con coesione, competenza e unità. Saranno tempi difficili, di sacrifici e di pochi onori. L’auspicio a Carlo è che sia il Presidente della ricostruzione dell’economia del Paese e per questo gli saremo tutti vicini, per lavorare uniti e insieme».Il Presidente uscente Vincenzo Boccia è stato il successore di Giorgio Squinzi.La storia dell’imprenditore Salernitano è avvincente, ha origini umili ed inizia quando suo Padre, Don Orazio Boccia, all’età di 12 anni,orfano,  ha imparato in orfanotrofio i piccoli segreti del mestiere da tipografo .Dalla prima tipografia  in un locale di fortuna, per conquistare una importante fetta del mercato italiano. Il segreto del successo è stato  nell’innovazione, nel guardare al futuro senza lasciarsi imprigionare dai ristretti limiti della provincia di Salerno.Vincenzo Boccia è nato a Salerno , è sposato ed ha due figlie , opera nel settore grafico con successo anche all’estero, con uffici dislocati in

dr. Pietro Cusati (giurista - giornalista)

Francia, Germania, Danimarca e Libano.Il Ministro dell’Economia e delle finanze Roberto Gualtieri, nato a Roma, classe ‘66, professore associato di Storia contemporanea all’Università di Roma “La Sapienza”. Ha giurato il 5 settembre 2019 come Ministro ,ha chiosato: “La designazione di Bonomi a Presidente di Confindustria arriva in uno dei momenti più impegnativi della storia italiana del dopoguerra. Le aziende e i lavoratori italiani si trovano di fronte a una sfida senza precedenti: sconfiggere il virus, proteggere la nostra capacità industriale e gestire una graduale ripresa delle attività produttive in condizioni di sicurezza”.”Sono convinto che il dialogo e la cooperazione con Confindustria proseguirà in maniera proficua per consentire al Paese di raggiungere l’obiettivo comune di superare questa crisi e costruire le condizioni per la ripresa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *