CAVA: il sindaco Servalli interviene sulla rianimazione del P.O. Santa Maria dell’Olmo

 

Ufficio stampa Comune Cava

Sullo sfondo del montaggio fotografico c'è l'Ospedale di Cava de' Tirreni che rischia la chiusura del reparto di rianimazione. Facile prevedere che questo argomento è la prima spina dolorosa di uno scontro che si annuncia lunghissimo tra l'ex monaco Frà Gigino (al secolo Luigi Petrone) e il sindaco Vincenzo Servalli. Sarà sicuramente una battaglia lunga e difficile, ancorchè appassionante.

Il Sindaco Vincenzo Servalli interviene sulla paventata chiusura della U.O di Anestesia e Rianimazione presso l’Ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo.

“La progressiva crescita del numero di contagi da Covid 19 nella nostra regione preoccupa tutti noi e necessita dell’adozione di scelte responsabili.

Nessuno deve sottrarsi dal fare la propria parte e anche noi la faremo.

Tuttavia, la sola ipotesi di chiusura del reparto di rianimazione del nostro presidio ospedaliero, avanzata da qualche dirigente dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona, è totalmente inaccettabile. Non risponde a logiche di razionalità, buon senso e tutela della salute dei cittadini.

Sono certo che il direttore generale del Ruggi, Vincenzo D’Amato saprà operare le scelte giuste e mi appello al Presidente De Luca affinché si valutino l’adozione di misure efficaci ma che non comportino lo svuotamento delle strutture già esistenti.

Ringrazio gli operatori sanitari del nostro presidio che, non ho dubbi, ancora una volta, daranno prova di grande professionalità, impegno e sacrificio per la tutela e il buon funzionamento del nostro ospedale.

Alle Forze politiche e civiche di maggioranza e opposizione chiedo di non dividersi e di affrontare insieme questo momento difficile, perché abbiamo un unico obbiettivo: la salute dei cittadini e la difesa del nostro ospedale, per le quali non esistono appartenenze”.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *