Il lockdown al tempo di Esiodo

Angelo Giubileo

(Avvocato, scrittore)

 

La teoria darwiniana, rivista alla luce delle ricerche ed esperienze di un secolo e mezzo, conferma il dato generale che a sopravvivere è la specie più adatta, e non la più forte come viceversa ritenuto all’origine della scoperta. Il discorso vale dunque anche per la specie umana in tempi di Covid. In attesa del vaccino, la teoria del confinamento (lockdown) presenta pertanto molti limiti e rischi, e cioè che a sopravvivere non sia il più forte e protetto. Ma, in effetti, è bene ripeterlo, colui che meglio si adatta. L’ipotesi del confinamento totale potrebbe quindi rappresentare un danno ulteriore per la specie umana, altresì divisa in classi di maggiore, minore o nessuna disponibilità economica. Situazione che, nel caso dell’ipotesi di confinamento da Covid, si traduce anche in una maggiore o minore disponibilità di “spazio vitale”. Esiodo dice a tale proposito che “in principio e’ il caos” (Teogonia, v. 116). Il caos o spazio vitale, e il confinamento una forma ancora più estrema della stessa disuguaglianza prodotta in origine e di continuo dalla Natura. Di recente, in Italia, alcuni hanno propagandato l’idea che “uno vale uno”. E tuttavia, raggiunto il vertice del comando, gli stessi hanno dato prova di essere meno adatti. Quanto allo slogan “uno vale uno” si tratta della più grande fake news della storia umana. A causa della natura, non siamo tutti uguali.

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