DRAGHI: Mara di Forza Italia … il ritorno e il miracolo salernitano

Aldo Bianchini

L'on. Mara Carfagna al suo posto di vice presidente della Camera dei Deputati (carica ricoperta fino ad ieri)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SALERNO – Quarantotto ore, questo il tempo che è stato necessario per il compimento del “miracolo di Salerno”, miracolo che ha ripescato dalle ombre dell’oscurità del cosmo ed ha rilanciato nell’universo politico la stella luccicante di Mara Carfagna.

Ma il miracolo si è compiuto ed anche se avvenuto in una giornata fredda, nevosa e piovosa del febbraio 2021 è un miracolo a tutti gli effetti per diverse e contrapposte motivazioni.

Per chiarezza di idee e per non apparire in contraddizione con me stesso ribadisco ancora una volta che, sul piano politico, non nutro molta stima del personaggio Maria Rosaria Carfagna (detta Mara); vuoi per la sua estrema lontananza dal territorio, vuoi per il suo modo di interpretare la politica lontano mille miglia da come la conosco io (e in questo forse ha ragione Lei) e vuoi per il suo recente e traumatico allontanamento dalle idee radicali di Forza Italia per un primo assaggio verso le posizioni di Raffaele Fitto (FLI – Futuro e Libertà per l’Italia), poi con Giovanni Toti (Cambiamo) e infine con Matteo Renzi (Italia Viva); parlo da osservatore ed anche perché sono un convinto assertore della fidelizzazione partitica che è, verosimilmente, uno sport  che oggi non paga più.

E il miracolo, per ritornare alle santificazioni, si è compiuto proprio quando le due valkirie forziste (Annamaria Bernini e Maria Stella Gelmini) sembravano aver avuto partita vinta nei confronti dell’odiata Carfagna, avendola seppellita politicamente per sempre negli spazi più profondi di qualche lontanissima galassia.

Sto utilizzando termini di astronomia per descrivere il “miracolo di Salerno” e per parafrasare la prima dichiarazione fatta dall’on. Gigi Casciello che ha parlato di “rivoluzione copernicana” dopo la nomina della Carfagna per il ministero del sud.

In tutta sincerità mi sarei aspettato dalla stampa e dalla politica salernitana ben altra spiegazione; difatti non mi convince neppure la dichiarazione a caldo della stessa Carfagna che semplicemente, più per doverosa prassi che per convincimento, ringrazia Draghi, Mattarella e Berlusconi.

La ragione della sua seconda nomina a ministro della repubblica (solo Alfonso Pecoraro Scanio l’ha fatto per due volte) è da ricercare, a mio avviso, nella capacità della Provincia di Salerno  di esprimere due voti differenti, alle politiche per il centro destra ed alle amministrative per il centro sinistra; in questa anomalia si è inserito alla perfezione il lavoro (non so se casuale o volutamente costruito) che una piccola pattuglia di donne e uomini ha saputo fare nelle scorse elezioni politiche del 2018.

Nella foto da sinistra: l'on. Marzia Ferraioli, il sen. Enzo Fasano, l'on. Mara Carfagna e l'on. Gigi Casciello - Forza Italia

Il centro-destra in provincia di Salerno (quindi un piccolo agglomerato di provincia) ha saputo partorire ben due deputati e un senatore, ai quali da ieri si è aggiunto addirittura un ministro; infatti abbiamo la Carfagna ministro, la Ferraioli e Casciello deputati ed Enzo Fasano senatore; in nessuna altra zona provinciale del Paese si è verificato questo miracolo.

Al contrario il PD che domina da molti anni le varie elezioni amministrative (sia in Città che nei paesi del territorio) nel 2018 non ha saputo portare alcun salernitano in Parlamento; elesse Marco Minniti che andò subito via, e per far eleggere Piero De Luca si rifugiò nel casertano con tutti i dubbi che hanno accompagnato quella elezione.

Fortunatamente il miracolo si è compiuto, una rappresentanza politica ottiene il giusto riconoscimento in sede nazionale e per la prima volta nella sua storia Salerno e Provincia esprimono un pool di quattro parlamentari (di cui uno ministro, addirittura per il SUD) che potrebbero cercare di raggiungere due obbiettivi: 1) Creare tutte le condizioni per restituire a Salerno e Provincia tutto quello che è stato scippato negli anni scorsi da una politica scellerata; 2) Organizzare finalmente la svolta politica anche a Salerno, approfittando semmai della recente scissione in seno alla maggioranza nel Comune.

Per farlo ci sono tutte le premesse: Mara Carfagna, ministra sicuramente ascoltata in sede nazionale, Gigi Casciello esperto di comunicazione, Marzia Ferraioli esperta di diritto e di giustizia e Enzo Fasano grosso organizzatore elettorale.

Per riuscire in questo nuovo miracolo dovranno sapersi fare ascoltare, e ubbidire, da tutti gli esponenti del centro destra; ce la faranno ? sinceramente non lo so.

One thought on “DRAGHI: Mara di Forza Italia … il ritorno e il miracolo salernitano

  1. Non tutti ricordano che il 2 Febbraio 2021, il mandato esplorativo al Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico,come unica possibilità di un Governo a base politica,la verifica della sua realizzazione diede esito disastroso. Nonostante le gravi emergenze tuttora in atto,la campagna di vaccinazione ,emergenza sanitaria,il virus nelle sue varianti, emergenza sociale,emergenza economica,emergenza finanziaria,blocco dei licenziamenti a fine marzo, entro il 30 aprile 2021 va presentato alla Commissione Europea il piano per l’utilizzo dei grandi fondi europei per non rischiare di perderli. La Commissione ha due mesi di tempo per discutere il piano con il nostro Governo; con un mese ulteriore per il Consiglio Europeo per approvarlo. In pratica il Governo Draghi per far fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili,nonostante i 15 ministri politici e gli 8 Ministri tecnici di ‘’alto profilo’’, non va identificato con alcuna formula politica,ma per dar modo alle forze politiche presenti nel parlamento perché conferiscano la fiducia? Buon lavoro e buona fortuna al Prof. Mario Draghi e all’Italia tutta.

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