Suicidio assistito:assolti anche dalla Corte di Assise di appello di Genova Mina Welby e Marco Cappato, offerto a Davide Trentini, malato di sclerosi multipla e morto in una clinica in Svizzera nel 2017.

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

 

Genova, 28 Aprile 2021. Sono stati assolti anche in appello Mina Welby e Marco Cappato, copresidente e tesoriere dell’associazione Luca Coscioni,i giudici della corte d’assise d’appello di Genova  hanno confermato l’assoluzione di primo grado.Il procuratore generale di Genova ha chiesto la conferma dell’assoluzione. I due erano stati assolti in primo grado dall’accusa di assistenza al suicidio offerto a Davide Trentini, malato di sclerosi multipla ,Sla ,e morto in una clinica in Svizzera nel 2017. Sotto il profilo giuridico c’ è bisogno di una legge, fatta dal parlamento e non solo singole sentenze . È una sentenza importante, farà da precedente per tanti altri malati che  potrebbero essere stati discriminati perché non erano ancora attaccati ad un macchinario.”E’ un passo avanti e adesso voglio chiedere a tutti di aiutarci a raccogliere le firme per il referendum. Davide avrebbe sorriso alla lettura della sentenza come ha sorriso quando se ne è andato”. Così Mina Welby, copresidente dell’associazione Luca Coscioni. “Con questa decisione -ha detto Marco Cappato, tesoriere dell’associazione- si stabilisce un precedente importante, un principio importante: non è necessario essere attaccati a una macchina per essere aiutato a morire se si è anche dipendenti da un trattamento di sostegno vitale”.La Corte di Assise di Massa Carrara il 27 luglio del 2020 aveva già assolto Mina Welby e Marco Cappato dall’accusa di istigazione e di aiuto al suicidio nei confronti di Davide Trentini perché il fatto non sussiste per l’accusa di istigazione e assolti dall’accusa di aiuto al suicidio perché il fatto non costituisce reato. La Corte di Assise di Massa Carrara aveva ritenuto  il gesto compiuto dagli imputati nei confronti di Davide Trentini , 53 anni, malato di sclerosi multipla da quanto ne aveva 27, deceduto in una clinica Svizzera il 13 luglio 2017,con il suicidio assistito, malato di sclerosi multipla, un comportamento meritevole «di alcune attenuanti», perché ispirato da «nobili intenti». I due imputati  si erano autodenunciati nell’intento di creare il caso giudiziario, un atto di disobbedienza civile per indurre il parlamento a legiferare sul fine vita come aveva chiesto,inutilmente, la Corte Costituzionale. I due ,tesoriere e co-presidente dell’associazione Luca Coscioni, erano accusati di aiuto al suicidio i giudici della corte di assise d’Appello di Genova hanno confermato quanto già deciso in primo grado dalla Corte di Assise di Massa Carrara.«L’assoluzione di Marco Cappato e Mina Welby nel processo di appello a Genova per la vicenda Trentini è un’altra vittoria di civiltà dopo quella di ieri che ha assolto Walter De Benedetto dall’accusa di coltivazione di sostanza stupefacente».Secondo  Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, segretario e tesoriera di Radicali Italiani.Temi  che per ora si affrontano solo nei  palazzi di Giustizia mentre il Parlamento continua a rimanere in silenzio. Ci sono state le disobbedienze civili di Mina Welby e di Marco Cappato, le sentenze monito della Corte costituzionale. Eppure, ancora, dal Parlamento nessuna risposta.

 

 

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