Elezioni 2021: Elisabetta Barone, la ladies di ferro ?

 

Aldo Bianchini

Prof.ssa Elisabetta barone - candidata a sindaco di Salerno

SALERNO – Quella che tanti osservatori indicano come la prima uscita pubblica della prof.ssa Elisabetta Barone ((preside del Liceo Alfano I, sostenuta da una coalizione, al momento senza un nome ben definito, e questo potrebbe dirla lunga sulla disomogeneità del raggruppamento interforze)) ha segnato, credo, almeno quattro punti fermi per una campagna elettorale che dopo ferragosto entrerà ancor più nel vivo con colpi bassi e frecciate incandescenti tra i vari competitor alla poltrona di sindaco che, ad oggi, sembra ancora saldamente ancorata alla persona dell’arch. Enzo Napoli, sindaco uscente per la cosiddetta sinistrorsa ala deluchiana cittadina.

Ma andiamo con ordine; per prima cosa è giusto dare spazio nominativamente alla  coalizione di centrosinistra composta dal Gruppo Oltre, dall’imprevedibile ed evanescente Movimento Cinque Stelle, da Salerno Città Aperta (Articolo uno), da Primavera Salernitana, da Davvero Ecologia & Diritti e da Salerno in Comune che lunedì 26 luglio scorso al Polo Nautico ha ufficializzato la candidatura della Barone che, è solo il caso di ripetere, proviene dal tanto bistrattato ondo della scuola. Personalmente credo poco in queste grosse e disomogenee coalizioni che, come quella appena enunciata, spesso offrono più dissapori interni che coesione produttiva; ma la politica ci rimanda da sempre incredibili ed insospettabili momenti di resurrezione. Vedremo !!

Il primo, dei quattro punti sopra indicati, riguarda senza dubbio la determinazione caratteriale della candidata che prima ha elaborato la convinzione di candidarsi e poi ha sottomesso tutti gli altri aspiranti che ormai erano disperatamente in preda al panico di fronte ad una campagna elettorale difficilissima anche per concorrere soltanto ad un posto di consigliere comunale.

Il secondo punto riguarda l’ennesima figurella collezionata dal Mov. 5 Stelle che, con una ritirata strategica, ha preferito abbandonare ogni sogno di gloria e convergere sulla Barone per non correre il rischio di esporre i parlamentari salernitani ad una sicura debacle. Così anche questa volta i Cinquestelle non sono stati capaci di esprimere un candidato sindaco e per l’ennesima volta sono rimasti spiazzati dalla mossa napoletana di De Luca che ha costretto a più miti consigli anche la Ciarambino. Oltretutto sulla scena sono calati anche i famelici guerrieri dei meetup che hanno subito sconfessato i tre sconfortati e sconfortanti parlamentari (per caso !!) Cioffi-Provenza-Tofalo ed hanno lanciato la forte candidatura di Simona Libera Scocozza (alla quale dedicherò un apposito profilo).

Il terzo, quello che mi è piaciuto di più, è il punto che riguarda la scuola. Della Barone si può dire di tutto tranne che non sia esperta del mondo della scuola e delle sue complesse organizzazioni interne afferenti anche le strutture in relazione alla “sicurezza” tanto chiacchierata dal Governo nazionale, ai governatori ed ai presidi. La Barone ha dimostrato di avere le idee chiarissime su uno degli argomenti più delicati del nostro Paese in quanto la scuola riguarda i giovani, la loro educazione e il loro futuro.

Il quarto punto, forse più importante degli altri, è quello legato al fatto che la Barone sul piano politico è tutta da scoprire ed è, quindi, ancora lontana da qualsiasi responsabilità diretta e oggettiva per lo sfascio della città. E questo può essere un vantaggio non indifferente.

I parlamentari del Mov. 5 Stelle alla manifestazione di presentazione della Bar0ne come candidata sindaco: in primo piano l'on. Angelo Tofalo, poi l'on. Nicola Provenza e il sen. Andrea Cioffi

In mancanza di una progettualità politico-amministrativa complessiva che la Barone ha tutto il tempo di elaborare e di pubblicizzare, mi sembra che la partenza sulla scuola sia degna del massimo rispetto: “È necessario che l’intero patrimonio scolastico edilizio sia messo in sicurezza. Il Covid impone la necessità di superare le classi pollaio e avere piccoli gruppi in ottemperanza delle misure di sicurezza scolastica finché non avremo una popolazione scolastica immunizzata. Servono quindi più spazi in sicurezza”.

Sono perfettamente d’accordo con la preside Barone; il suo coraggioso pensiero rispecchia esattamente tutto ciò che da tempo vado scrivendo sulla scuola e sul termine sicurezza (… la scuola sicuramente riaprirà ma altrettanto certamente non riaprirà in sicurezza; o almeno quella sicurezza che, stoltamente, è stata vagheggiata dal Governo e dai non addetti ai lavorila sicurezza, l’ho già scritto in passato, è un termine abusato, troppo abusato per poter essere pienamente realizzato in un Paese che quando si tratta di scrivere  norme astruse, ai limiti del paradosso, è il primo nel Mondo, salvo poi a rimanere agli ultimi posti quando quelle norme bisogna metterle in pratica …).

Non mi esalto facilmente perché ritrovo la prof.ssa Elisabetta Barone sulle mie personalissime posizioni per quanto attiene la sicurezza in genere ed in particolare per la scuola; non posso, però, non evidenziare che la decisione e la fermezza appaiono come doti caratteriali molto condivisibili. Sperando nella riconferma di quanto dichiarato, chiudo con la convinzione che non solo la Gran Bretagna ma anche la città di Salerno possa avere la sua “ladies di ferro”; i tempi sono sicuramente maturi.

 

 

 

 

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