San Matteo 2021: la sicurezza, le spiegazioni tecniche … il silenzio dei portatori e l’arrivo di San Ribery ?

 

Aldo Bianchini

San Matteo - la processione di Salerno

SALERNO – La vicenda dello spostamento della conclusione della “processione di San Matteo” dalla sua sede naturale in Duomo nella inauguranda Piazza della Libertà ampiamente tratta da questo giornale sta animando un serrato dibattito tra i lettori.

Dal dibattito, sia su questo giornale che in genere in città, manca il pensiero dei portatori che solitamente appaiono molto decisi e determinati, tanto è vero che qualche anno fa scatenarono il finimondo (arrivando fino a processo giudiziario) per contrastare la giusta volontà dell’arcivescovo Mons. Luigi Moretti che voleva abolire l’inchino di San Matteo davanti al Comune di Salerno. Manca il pensiero dei portatori i quali, probabilmente, si sono resi disponibili in favore della politica pur a costo di rinunciare ad una consuetudine millenaria della corsa delle sei statue (“Matteo, Giuseppe, Gregorio VII, Ante, Caio e Fortunato”); incredibile ma vero !!

L’argomento di oggi è, però, tutto incentrato sulla nuova dimensione del dibattito apertosi ancora di più dopo la frase “se se ne car’ a’ piazz … sient’” postata sul mio whatsapp da un amico di vecchia data; insomma qui è ancora in ballo la sicurezza della piazza che sarà presumibilmente invasa almeno da un migliaio di persone.

A tal proposito ha postato, in calce all’ultimo articolo in ordine di tempo, dall’Ammiraglio Ing. Gaetano Perillo che spesso segue e commenta gli articoli di questo giornale:

“”Dal mio punto di vista, mi ha colpito il fondato, dialettale dubbio di M. Lo B (mi scuso se dalle iniziali non lo identifico) quando afferma: “si se ne car’ a’ piazz’ … sient”. E’ un dubbio fondato che investe tutti, soprattutto i progettisti di tutte le opere ingegneristiche. La deontologia professionale non consente alcuna superficialità nel settore, in tutte le sue branche, specificità e soprattutto per quelle realizzazioni che comportano utilizzazioni da parte del pubblico. La Scienza delle Costruzioni, nella fase didattica all’Università, e in seguito nella sua pratica applicazione sul campo, fornisce tutti gli strumenti necessari per il proporzionamento delle parti. Rigorosi coefficienti di sicurezza, modulati a seconda delle destinazioni, vengono introdotti per salvaguardare le strutture da sopraccarichi insoliti. Poi, a lavori finiti, intervengono i collaudi parziali e totali, per i quali occorre altrettanta scrupolosità in quanto occorre verificare anche la bontà esecutiva con cui l’opera è stata compiuta. Non pretendo con questo di attribuire la patente di “indistruttibile” ad ogni manufatto.
Esiste purtroppo l’imprevisto derivato da calamità naturali, da condotte irresponsabili che, specie nel campo delle manutenzioni, fanno registrare incuria e manchevolezze. Ovviamente l’auspicio è che simili situazioni non si verifichino e, in particolare, che quanto sommariamente descritto sia stato posto in opera e certificato in ossequio alle vigenti normative
””.

L’auspicio è che tutte queste cose segnalate dall’ing. Perillo siano state già fatte o che vengano fatte nei prossimi giorni prima dell’inaugurazione della Piazza e l’ingresso trionfale sulla stessa delle sei statue e dei tantissimi fedeli.

Ma l’ing. amm. Perillo è capace anche di alleggerire il peso elle polemiche ed ha in conclusione scritto: “Infine, per alleggerire eventuali tensioni, mi è venuta spontanea una considerazione sulla particolare attenzione che San Matteo ha per la sua città: alle due coincidenze – le celebrazioni in suo onore e l’inaugurazione della Piazza della Libertà – ha provvidamente aggiunto l’arrivo a Salerno di … San Ribery, in modo da offrire una via di uscita da un imbuto che diventava sempre più stretto ed orientare l’opinione pubblica verso un altro capo della città, per questioni meno impegnative ma ugualmente molto sentite e coinvolgenti”.

 

 

2 thoughts on “San Matteo 2021: la sicurezza, le spiegazioni tecniche … il silenzio dei portatori e l’arrivo di San Ribery ?

  1. “DIAVOLO D’UN DIAVOLO”

    Pur non volendo mischiare sacro e profano tuttavia è un fatto giornalistico che il 21 settembre 2021 San Matteo sarà in piazza (“la più grande d’ Europa”).
    Sul piedistallo il “bomber” dell’azione e della costruzione che al culmine della lunga carriera politica vede concretizzate ispirazione e aspirazioni per cui, da grande “goleador”, più che di allegorici schizzi è meritevole di confacente altitonante titolo sportivo: “DIAVOLO D’UN DIAVOLO”

    a.a.

  2. Ma è normale ed “educativo”,concludere tutte le discussioni sulla illiceità di tutto quanto ,con la “benedizione” della chiesa? Non sarebbe stato più elegante mantenere un profilo basso,magari anche con la benedizione di rito,ma senza coinvolgere la processione del Santo Patrono,che,agli occhi dei fedeli assume ,ovviamente ,tutt’altra valenza?!

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