La Spigolatrice: risponde al direttore

 

La redazione

Una veduta di Sapri dall'alto

SALERNO – La lettera inviata dalla “Spigolatrice” all’amico del cuore e pubblicata ieri su questo giornale grazie all’intervento di una manina anonima (ma a noi sicuramente nota), lettera che è stata ampiamente pubblicata nelle ore successive anche su FB, si concludeva con una dichiarazione inquietante che ci ha stimolati a chiedere alla stessa Spigolatrice di scrivere direttamente a noi; e così è accaduto.

Ecco cosa aveva scritto a conclusione della lettera al suo amore: “… Forse il nostro amore è maledetto, ma tu che mi hai sempre rispettato e voluto bene sarai per sempre nel mio cuore, qualsiasi cosa accada. Anche perché intorno alla mia vicenda si sta scatenando un’altra battaglia mediatica, e questa veramente pericolosa: dov’è finito il bozzetto della mia statua, quanto è costata la statua e se è stata pagata, cosa vorrebbero fare gli operatori turistico-commerciali di Sapri con la mia immagine e, infine, ci sono i contratti pubblici sottoscritti tra lo scultore e le autorità ?””.

In considerazione del fatto che la Spigolatrice ha privilegiato la nostra testata giornalistica, tramite quella manina di “ignoto/1” siamo riusciti a contattarla e così ha risposto alle nostre prime domande:

Gentile direttore, sono veramente stupefatta per tutto quello che sta accadendo intorno a me a livello mediatico nazionale ed internazionale, si vede che c’è molta gente che non ha altro a cui pensare, soprattutto le presunte femministe con le quali non condivido assolutamente niente. Io ero una semplice ragazzina contadinotta esistita più come simbolo che in carne ed ossa; difatti il poeta che inventò la mia immagine lo fece essenzialmente per rappresentare tutta quella gioventù femminile che al passaggio dei vari eserciti dell’epoca o si concedeva licenze insolite o si avvicinava per curiosità ai militari, anche se per me riservò un trattamento molto particolare e soltanto patriottico. Ma di questo ne parlerò in una prossima puntata di questa vicenda che intendo portare avanti con il suo giornale. Oggi mi preme mettere a fuoco cosa sta succedendo alle mie spalle in maniera alquanto vergognosa:

L'ex premier Giuseppe Conte presente all'inaugurazione della statua

a)      Innanzitutto perché è giunta voce che sarebbe sparito il “bozzetto” della statua disperso tra la fonderia e il laboratorio dell’artista; una cosa inaudita perché i bozzetti sono alla base di un qualsiasi rapporto artista-arte-istituzioni, una regola fondamentale ed elementare.

b)      C’è poi la strana storia del costo dell’opera scultorea; sembra che sia stato pattuito un indennizzo pari a 31mila euro (16 dalla Grande Lucania, 10 dal Parco Cilento e 5 dal Comune di Sapri); in tutta sincerità a me sembra un po’ elevata questa somma se dovesse risultare veritiera.

c)      Ma la cosa più strana consiste, almeno così mi hanno sussurrato, nel fatto che nessun contratto sia stato stipulato tra lo scultore e i tre Enti pagatori; le solite cose all’italiana, cosa ancora più grave se si pensa che sia il Comune che il Parco sono enti pubblici e che la Grande Lucania è un’associazione no-profit e quindi per emettere mandati di pagamento c’è necessità di un iter burocratico ben preciso; un iter che per la Grande Lucania diventa più stringente.

d)      Uso il condizionale nel dirle che i tre enti sembra, ma io non ci credo, abbiano comunque deliberato i rispettivi pagamenti anche in assenza di precisi contratti descrittivi.

Il sen. Francesco Castiello impegnato in un faccia a faccia con l'ex premier durante l'inaugurazione della statua

e)      Comunque fino a questo momento, almeno di grosse sorprese dell’ultima ora, pare che l’artista-scultore non abbia ricevuto ancora il becco di un quattrino anche se qualche mandato sia stato già disposto. Veramente mi dispiace, il bravo artista rischia seriamente di aspettare anni per ottenere il pagamento di quanto promessogli.

f) E dulcis in fundo la situazione degli operatori turistici e commercianti vari di Sapri; sembra che si sia scatenata la corsa all’accaparramento di licenze e/o di autorizzazione a stampare la mia statua o ad imitarla, come fanno a Napoli a San Gregorio Armeno, con piccole statuette da vendere sul lungomare alla stregua di come fanno gli extracomunitari            anche a Salerno. Una cosa davvero pietosa.

Scusi Spigolatrice, non si spazientisca, ma le risulta per caso se qualche anno fa il Comune di Sapri abbia incaricato uno scultore di fare alcuni bozzetti per un progetto quasi identico, che fine hanno fatto quei bozzetti e se gli stessi sono stati pagati e come ?

Senta direttore per oggi basta così, su questo ultimo aspetto le risponderà, se ritiene, il sindaco di Sapri; io la risposta ce l’ho ma non gliela dico; la richiamerò perché ora devo cominciare a preoccuparmi del freddo incalzante.

 

 

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