I leader del G 20 hanno lanciato,girati di spalle, una monetina da un euro,con inciso l’uomo vitruviano,simbolo del vertice,. nella celebre Fontana settecentesca di Trevi,nel cuore della Città eterna,rito augurale per le tre P, persone , pianeta e prosperità.

 

dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

 

Roma ,1-11-2021 .Nella giornata del G 20 i leader del mondo hanno lanciato la tradizionale   monetina, girati di spalle ,nella vasca della settecentesca Fontana di Trevi ,nel centro storico di Roma, guidati dal premier Mario Draghi a fare gli onori di casa. Dopo il lancio della monetina,la cancelliera tedesca Angela Merkel,si è sciacquata le mani nella Fontana. La  scalinata di accesso alla vasca è stata ricoperta da un drappo azzurro, e ad accogliere all’inizio della discesa i leader due carabinieri in alta uniforme. La Fontana di Trevi fu costruita dallo scultore Nicola Salvi sulla facciata di Palazzo Poli .Il rito della monetina  nasce dalla leggenda secondo cui per essere certi di rimettere piedi nella Città Eterna occorre lanciare una moneta nella fontana ,girati di spalle, per poi girarsi subito dopo a cercare di scorgerla prima che scompaia in acqua.I grandi si sono disposti davanti alla fontana per la foto di rito, con Macron e Merkel a fianco di Draghi. Le monetine sono state lanciate  rigorosamente di spalle, e dopo il lancio, tra sorrisi e applausi, i leader si sono soffermati ad ammirare la magnificenza della fontana, uno dei monumenti di Roma più celebri al mondo. Il vertice G 20 si è tenuto  per la prima volta dalla sua nascita  in Italia, sotto la guida del Presidente del Consiglio Mario Draghi. I capi di Stato e di governo si sono riuniti  presso La Nuvola di Fuksas all’Eur. I lavori si sono svolti  intorno a tre temi principali: l’emergenza Covid-19, in particolare la questione vaccini nel mondo, la crisi climatica , la ripresa globale post-pandemia  e anche la questione Afghanistan.Il G 20 riunisce 20 Paesi  che, insieme, rappresentano il 60% della popolazione mondiale, il 75% del commercio globale e oltre l’80% del Pil internazioanle. Partecipano i capi di Stato e di governo dei singoli Stati e i presidenti di Commissione europea e Consiglio europeo per l’Ue. Il vertice finale rappresenta il punto di arrivo di una serie di incontri svolti durante tutto l’anno di riferimento attraverso riunioni ministeriali, gruppi di lavoro ed engagement groups, incontri a cui partecipano anche rappresentanti di attori sociali rilevanti per i temi in discussione.Al centro del primo ambito, gli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto sugli equilibri economici e sociali del mondo. L’obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze globali rese ancora più evidenti dalla la crisi sanitaria, cercando vie per tutelare le fasce di popolazione più vulnerabili, donne, giovani e lavoratori precari , lavorando su temi come l’accesso all’istruzione e le disparità di opportunità e condizioni di vita nei diversi Paesi del mondo. Prioritario  il tema dei vaccini contro il coronavirus, con Paesi che hanno ormai raggiunto alte soglie di popolazione già immunizzata e vaste aree del mondo dove invece solo poche fasce sono state vaccinate. Altro tema centrale del G20 è stato quello della crisi ambientale.  Draghi ha sottolineato come i Paesi partecipanti al vertice siano responsabili “di circa quattro quinti delle emissioni globali”, ma che gli effetti dei cambiamenti climatici si riversano in modo particolare “sugli Stati più poveri. Nove dei dieci Stati più colpiti da eventi meteorologici estremi tra il 1999 e il 2018 non sono infatti economie avanzate. Questi Paesi hanno beneficiato meno di altri del nostro modello di sviluppo, ma ne sono le principali vittime”. Poi si è affrontato  la “prosperità”,  come risolvere la crisi economica che , trainata dagli effetti della pandemia , ha colpito molti Paesi del mondo. Draghi ha sottolineato come “la ripresa sia ancora fragile e disomogenea, anche a causa della diversa intensità nelle risposte di politica economica alla crisi”. I Parlamenti “possono fare la loro parte, promuovendo provvedimenti che rilancino gli investimenti, rimuovano ostacoli alla crescita e aiutino economicamente i Paesi più fragili. Dobbiamo impegnarci, tutti insieme, per una ripresa dell’economia globale sostenuta, durevole, e che non lasci indietro nessuno”.

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *