SCUOLA: aprire o chiudere, tra Draghi e De Luca … vincono i giudici

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Probabilmente tutti lo pensano, ma nessuno lo dice o lo scrive. Per la riapertura delle scuole in Campania (ricordiamo che la riapertura seppure avvenuta è tuttora sub-iudice) per come la penso io non  ha vinto il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e non  ha perso il governatore della Campania Vincenzo De Luca, così come non hanno vinto neppure i ricorrenti contro il DPRC che ha avuto l’effetto effimero di un solo giorno.

Contro ogni dato scientifico hanno vinto i giudici del Tar/Campania, questo è l’unico dato certo. Ed hanno vinto in maniera subdola e odiosa, perché quando un giudice sente puzza di bruciato intorno a lui qualsiasi decisione va oltre la logica dell’equo giudizio. E la puzza di bruciato per un giudice è inoculata (per rimanere in tema di vaccinazioni) soltanto dal dubbio che a comandare n on siano solo loro ma la politica che ormai è una casta in continua battaglia intestina, contrariamente a quella dei giudici che diventa sempre più forte perché, anche se le molteplici correnti interne si danno battaglia, al momento di dover stringere le file sono tutti perfettamente allineati e blindati (meglio delle falangi macedoni) per sconfiggere il nemico che è e rimane la politica in generale.

I giudici del TAR (tribunale amministrativo regionale) hanno tuttora un enorme potere decisionale perché accolgono o respingono anche senza decidere mascherandosi, senza pudore, dietro lo stop provvisorio (nell’attesa della successiva sentenza di merito) in ragione di un presunto interesse di una parte prevalente sull’altra, o peggio ancora di un presunto “interesse pubblico” prima di ogni altra cosa; salvo poi a rivedere per bene il tutto, un tutto che spesso è il contrario di quanto posto a base della “sospensiva” che è un’arma micidiale nelle mani di personaggi comunque influenzati politicamente.

Da più parti si sente dire che l’istituzione del TAR, così come è attualmente, è ormai superata e molto politicizzata, insomma bisognerebbe cancellarla; il Tar di Salerno, ad esempio, nei giorni scorsi rispondendo ad un ricorso della Salernitana Calcio ha sentenziato che l’interesse di giocare il campionato di Serie A è prevalente sull’interesse della salute pubblica. Roba dell’altro mondo, eppure accade, come è accaduto per la Salernitana.

In tanti già gridano, prima del tempo, che il governatore De Luca è stato sconfitto proprio da quel Tar che in questi ultimi due anni lo avrebbe aiutato nell’esecuzione delle varie ordinanze anti covid. Ma questo lo dicono gli antichi nemici del governatore ed anche, se non soprattutto, quelli che dopo aver munto la mucca per decenni ora si ritrovano su posizioni completamente opposte a quelle di Vincenzo De Luca. Per cantare vittoria definitiva bisognerà, però, aspettare tempi migliori.

Nel frattempo il giudice del Tar Campania che si è preso lo sfizio di bloccare temporaneamente il governatore non si è accorto di avergli fatto, forse, un enorme piacere perché se, come dicono gli scienziati, il picco dei contagi deve ancora arrivare, ci sarà da ridere quando scoppierà per davvero questa maledetta pandemia ed invaderà purtroppo anche le scuole il cui interesse a tenerle aperte è prevalente su quello della salute pubblica in quanto centinaia di migliaia di famiglie non saprebbero come gestire la prole infantile senza il rifugio della scuola.

E probabilmente De Luca potrà  ancora tuonare, da par suo, che lui lo aveva detto e che, anzi, lo aveva pure tradotto in una specifica ordinanza.

Vedremo !!

 

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