Lampedusa, città di pace: una scultura in bronzo di Lucio Olivieri

 

da Alberto De Marco

(avvocato – pres. naz. Associazione Totò a prescindere)

 

Nei giorni scorsi è stata inaugurata a Lampedusa in Piazza Castello, la scultura in bronzo, del Maestro Lucio Oliveri, nato a Milano il 16 ottobre 1934, dove attualmente vive e nonostante la veneranda età, realizza ancora opere mirabili. L’artista Oliveri, apprezzato a livello internazionale, ha iniziato a manifestare l’interesse per l’arte in giovane età, quando ha rappresentato con la plastilina il padre subito dopo la sua morte prematura. Pure prodigandosi in una diversa attività per sostenere la famiglia, ha alimentato nel tempo, questo amore per l’arte, prima come autodidatta e successivamente ha completato la sua formazione artistica, frequentando per sette anni il corso di scultura al Centro Artistico Culturale Milanese ed ha avuto come Maestro, Franco Zazzeri. L’artista offre attraverso le sue opere, una particolare attenzione nel rappresentare la figura umana, ma ne evidenzia l’essenzialità per lasciarne ai fruitori, forti pulsioni emotive nell’interpretare gli atteggiamenti ed i profondi sentimenti umani che l’animano. Come nella rappresentazione di questa straordinaria opera, dal significativo titolo “Insieme”, donata alla Comunità di Lampedusa, dallo scultore unitamente alla società internazionale per il collezionismo e l’editoria d’arte, “Re d’Italia Art”, che ha la sede nella città di Salerno, Presieduta da Marco Giordano, evidenzia una particolare attenzione alle parti anatomiche del corpo umano, mentre in altre opere rappresenta il viso, nonché manifesta altrettanto adeguato interesse nella figura femminile. Artista di grande creatività, che diversamente dai suoi contemporanei non presta interesse al decorativismo, ma soprattutto al contenuto. Lo spazio vuoto ha una forza dirompente. Manifesta un messaggio forte e chiaro: la mano protesa verso il basso pronta ad accogliere la disperazione per trasformarla in salvezza. Lancia un appello universale, evocando sentimenti di amore, di solidarietà e fratellanza. L’opera rappresenta un vero connubio di solidarietà e di amore tra generazioni diverse, che si manifesta attraverso un gesto di aiuto, che può avvenire tra l’adulto che rappresenta la figura del più forte ed interviene sul bambino, che rappresenta quella in difficoltà del più debole, con l’intenzione di stimolare la speranza. attraverso la fede e l’amore per il prossimo, in questo periodo di particolare drammaticità per l’intera umanità, che quotidianamente deve affrontare i pericoli della pandemia e dell’invasione ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia, per lo sconsiderato ed incomprensibile atteggiamento di Putin, animato purtroppo “dal delirio di onnipotenza”, con scenari apocalittici che potrebbero generare un terzo conflitto mondiale,. La scultura comprensiva del basamento raggiunge l’altezza di circa cinque metri ed è stata giustamente donata a Lampedusa, che nel corso degli anni ha manifestato una grande solidarietà di amore per il prossimo, “in primis” per i profughi ed una grande disponibilità di perseguire i valori morali e di garantire sempre la stabilità e la pace all’intera Comunità.

 

 

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