il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Banca Campania Centro: il futuro dei giovani tra formazione, matching e hackathon ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Dall’epoca del famigerato D. L.vo n. 626 del 19 set. 1994 (quello sulla sicurezza nei luoghi di lavoro) che il nostro Paese si agita nell’inseguimento di definizioni esterofile (principalmente in lingua inglese) per coprire i propri vuoti e le proprie insipienze operative; è nata così la corsa alla cosiddetta “formazione” che ha prodotto un dispendio enorme di energie economiche (molti si sono arricchiti impunemente !!) e poco risultato sul piano pratico; tanto è vero che la situazione infortunistica è forse addirittura peggiorata.

Insomma mi sembra che ci sia più una corsa verso la ricerca di definizioni terminologiche affascinanti e coinvolgenti che un vero e proprio risultato pratico; cosa più grave è che questa mania ha coinvolto, ovviamente, anche le nostre Università che incapaci di formare i giovani nel corso del normale ciclo di studi ricorrono ad inutili “master dai numerosi livelli” ed  a speciose definizioni quali “matching” e/o “hackathon”; capisco che io provengo dalla preistoria ma non posso farci niente se affermo che questa esterofilia forzata non mi piace e che tante iniziative potrebbero facilmente e più comprensibilmente definite con la nostra lingua madre, semmai aggiungendo in parentesi la definizione in lingua straniera.

Ma il mio libero pensiero, naturalmente non ha niente a che fare con quanto sviluppatosi, la mattina di mercoledì 4 maggio scorso, nei locali della Stazione Marittima per merito della Banca Campania Centro, con il supporto della Fondazione Carisal, che ha richiamato l’attenzione del Ministro del Lavoro (presente con un messaggio), del presidente della Provincia e del sindaco di Salerno, e di tutti i vertici della Banca a cominciare dal suo presidente Camillo Catarozzo; su questo volendo potete leggere tutta la cronaca pubblicata sempre su questo stesso giornale.

Rispetto a tutto quanto, di confuso e spesso poco chiaro, accade nel mondo della formazione e del lavoro (propedeutico anche per neo diplomati e neo laureati) e degli enti deputati alla ricerca ed all’attribuzione di posti di lavoro, nella Stazione Marittima ho intravisto una corposa speranza che potrebbe aprire davvero la strada verso la risoluzione degli atavici problemi. La speranza è costituita dal fatto che essendo scesa in campo una banca molto quotata sul territorio, come la Banca Campania Centro, e di una fondazione, non potrà esserci la corsa alla conquista del “vello d’oro” da parte dei soliti falchi specializzati nell’intercettazione di giri economici (e nella stazione marittima erano presenti !!), ma soltanto la ricerca concreta e reale dei casi in cui poter avviare attraverso la formazione attività professionali e imprenditoriali, previa attenta selezione degli investimenti da portare avanti per il rilancio e la ripresa del territorio.

Encomiabile, quindi, il tentativo della Banca Campania Centro, giunto già al terzo anno, di offrire propri investimenti per poter, in definitiva, anche raccogliere e rispondere alla mission fondamentale per ogni banca. Perché se la formazione non è finalizzata ad un concreto sviluppo economico-occupazionale (come è quella portata avanti dalla BCC) è una formazione che investe capitali senza un risultato complessivamente positivo.

Dr. Antonio Vitolo

 

 

E neppure questo è il caso della Banca Campania Centro; perché se la “Borsa Mediterranea Formazione e Lavoro” è giunta alla terza edizione una ragione dovrà pur esserci; e la ragione è che l’iniziativa ha prodotto e sta producendo risultati utili su tutti i fronti. Ha detto benissimo, quindi, Antonio Vitolo, CEO di Gruppo Stratego, organizzatore dell’evento: “Di solito, in questi eventi, c’è un brusio di sottofondo che può disturbare chi è sul palcoscenico. Oggi, questo brusio è sinonimo di rinascita, di crescita e di ripartenza. L’obiettivo della Borsa è di creare opportunità per tutti. Le nozioni teoriche apprese a scuola vanno messe in campo e per fare ciò serve un’esperienza formativa efficace”.

 

 

 

 

 

Il presidente Camillo Catarozzo al centro del suo staff dirigenziale

Fare sistema e connettere sono elementi centrali per lo sviluppo del capitale umano”, questa in estrema sintesi la speranza che Camillo Catarozzo (presidente della Banca Campania Centro) ha sottolineato con forza aggiungendo che “Come Banca di Credito siamo stati sempre presenti sulle tematiche dello sviluppo economico e dell’imprenditorialità giovanile. Penso che quest’evento, più che speranze, debba dare certezze ai giovani che rappresentano il nostro presente”.

Tutte le buone intenzioni ci sono, come confermato da Catarozzo, così come ci sono state tante scuole ed oltre duemila visitatori; la strada maestra è tracciata.

 

 

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