Pratiche commerciali scorrette ,sanzionate per un totale di oltre quattro milioni dall’Antitrust quattro società, per mancanza di trasparenza nella prospettazione delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas.

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

 

Roma,17 maggio 2022. Continua l’impegno incessante  dell’Antitrust a monitorare i contenuti delle proposte commerciali di energia e gas, per assicurare la trasparenza delle offerte e l’assenza di oneri impropri e anche per consentire ai consumatori di scegliere le migliori condizioni di offerta, in vista del passaggio di tutti gli utenti al mercato libero dal gennaio 2024. Nel 2021 l’Antitrust ha chiuso altri tredici  procedimenti istruttori e 14 moral suasion  in merito alla mancanza di trasparenza nella prospettazione delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero nei confronti dei principali operatori. L’Antitrust ha sanzionato  per pratiche commerciali scorrette quattro società , nel prospettare le condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero. L’Antitrust ha accertato ‘’condotte ingannevoli e omissive’’ in merito all’indicazione dei costi di fornitura dell’energia elettrica e/o del gas e a sanzioni nei confronti di Ajò Energia (148.000 euro), Bluenergy (2 milioni di euro), Ubroker (1.880.000 euro) e Visitel (100.000 euro). Nel corso dell’attività istruttoria è stata svolta un’ampia analisi della documentazione contrattuale e promozionale delle offerte commerciali proposte dagli operatori interessati e delle segnalazioni dei consumatori. A seguito di tale attività sono emerse  criticità e una generale ‘’ingannevolezza od omissione’’ di informazioni su alcune componenti del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero. In molti casi, risultava omessa l’indicazione del valore degli “oneri di commercializzazione” (generalmente denominati Prezzo di Commercializzazione e Vendita – PCV – per l’energia elettrica e Quota Vendita al Dettaglio – QVD – per il gas) sia nelle condizioni di contratto sia nel materiale promozionale, in cui si pubblicizzava solo il prezzo della “componente energia”, sebbene tali oneri rappresentino una parte essenziale del prezzo della fornitura per il consumatore e dei ricavi delle imprese. Si tratta di importi che si aggiungono in fattura agli oneri fissati dal regolatore – oneri di sistema, trasporto e gestione del contatore – o di natura fiscale. Inoltre, alcune offerte prevedevano penali, anche sotto forma di storno degli sconti concessi al momento della sottoscrizione del contratto – peraltro in contrasto con la regolazione vigente -, che venivano applicate in caso di recesso anticipato dal contratto di fornitura.Per quanto riguarda Enne Energia ed Europe Energy – anche sulla base di un articolato parere reso dall’Autorità di regolazione del settore (Arera) – l’Autorità ha accettato gli impegni proposti, a condizione che le società garantiscano chiarezza e completezza del prezzo di fornitura dell’energia elettrica e del gas nella documentazione contrattuale e nel materiale promozionale, per tutte le offerte commerciali presenti e future. In questo modo i consumatori potranno conoscere l’effettivo prezzo della fornitura e confrontare le offerte sul mercato libero. Gli impegni proposti prevedono anche il rimborso integrale degli oneri non dovuti addebitati precedentemente a tutti consumatori, sia attivi sia cessati.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *