Il 2 giugno 2022 ricorre il 76° anniversario della Repubblica italiana. Pandemia e la guerra in Ucraina è ora il tempo di costruire il futuro?

 

da Pietro Cusati

“La storia siamo noi”, “nessuno si senta escluso”,recita un brano di De Gregori. L’Italia è stata ricostruita dalle macerie,sono passati settantasei  anni da quando, con il voto del referendum del 2 giugno 1946, gli italiani, scegliendo la Repubblica, cominciarono a costruire una nuova storia. Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica  in ricordo del referendum  che nel 1946, decretò il passaggio dell’Italia da un sistema politico monarchico a uno repubblicano. Votarono per la prima volta anche le donne, fu la prima volta nella storia italiana in cui si svolsero delle votazioni a suffragio universale .I risultati del referendum vennero resi noti il 18 giugno 1946 e quel giorno la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana. Il referendum  mise  fine al Regno d’Italia che dal 1861, data dell’unificazione, per 85 anni, era stato guidato dalla famiglia reale dei Savoia, e fece nascere la Repubblica Italiana. L’Italia divenne una repubblica parlamentare. Con la  repubblica si aprì una storia di libertà, di pace, dopo il ventennio della dittatura. Certo non fu un inizio non facile, settantasei anni fa, l’Italia era divisa, la Repubblica aveva prevalso per due milioni di voti, ma il risultato non era stato omogeneo e, in un Paese in ginocchio, c’era il rischio di una spaccatura tra il Mezzogiorno e il Settentrione. La Repubblica è, prima di tutto, la storia degli italiani e della loro libertà. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 76° anniversario della Repubblica, ha invitato il 1°giugno i Capi Missione accreditati in Italia ad un Concerto eseguito al Quirinale dall’ Orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia diretta dal Maestro Myung Whun Chung, in programma musiche di Ludwig van Beethoven e Pietro Mascagni.Il Concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Uno, a partire dalle 18.30 e sarà aperto dal saluto del Presidente Mattarella.Non ci sarà , per ragioni legate alle misure precauzionali adottate per il contrasto all’infezione da Covid 19 , il tradizionale ricevimento serale nei Giardini del Quirinale. Giovedì 2 giugno, alle ore 9.15, il Presidente della Repubblica, alla presenza delle più alte cariche Istituzionali, renderà omaggio all’Altare della Patria con la deposizione di una corona d’alloro con nastro tricolore. Contestualmente ci sarà il sorvolo delle Frecce Tricolori sui cieli di Roma.Successivamente riceverà, in Via di San Gregorio, la presentazione dei reparti schierati per la rivista e assisterà alla tradizionale Parata Militare dalla tribuna presidenziale di via dei Fori Imperiali. Nel pomeriggio del 2 giugno non ci sarà la consueta apertura al pubblico ma, sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del rischio di contagio dal virus Covid19, l’ingresso dei Giardini del Quirinale riguarderà categorie di persone con fragilità rappresentate dalle associazioni a carattere nazionale.

 

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