Rifiuti tunisini … trovare una soluzione !!

 

da Antonio Cortese

Se é vero che il tempo é uno dei migliori giudici, aspettare ancora una risoluzione per la questione dei rifiuti tunisini significa che é scoccata l’ora. La provincia di Salerno che a strutture e politiche di smaltimento é tra le meglio attrezzate, é ad oggi  e da mesi palcoscenico di una delle questioni più assurde che riempiono il giornali radio e i notiziari in generale. In Italia di scandali oramai potrebbe reperirsi un’enciclolpedia, un genere televisivo, ma perdere tempo ed essere offesi tutti dalla sciocchezza e dalla stupidità “nientepocodimeno” dell’andirivieni di rifiuti in putrefazione stoccati nella Piana, neanche fossero scorie nucleari o cadaveri sminuzzati da mafiosi del 1970 o da qualche banda della Magnana magna-magna, é esemplare stoltezza. Per di più il caso oltre a distrarre la comunità in energie, risorse ed economia, oltre ad insultare un territorio, desta meraviglia per come sia sotto la lente dell’informazione che ne amplifica lo squallore protratto. Dovendo fare una cernita di casi, temi e notizie indietro nel tempo si può mai trovare l’inutilità funzionale pari a questo sperpero? Poi non ci si lamenti se anche le audience televisive cambiando programma col telecomando optino per intrattenimenti che continuino a non farle pensare. Gli inglesi e di più gli statunitensi hanno un termine per questo tipo di zozzeria: “garbage”; termine inglese andato in disuso dagli anni novanta, da quando anche lì si sono svegliati adottando al contempo parole come “bush” (anche per fare satira politica) o prefissi come junk o spam. Però mentre queste parole anglofone accentuano in eccesso l’accezione dispregiativa, negli stessi anni il perbenismo degli ex comunisti ha invece smesso di chiamare spazzini o spazzatura mestieri e rifiuti, per nobilitarli al punto che oggi le tal cose siano colme di scorie arroganti, tanto da farle trattare a torto meglio della metafisica in una scala di valori. Con la stessa arroganza hanno mutilato piani come quelli del termovalorizzatore nella “Pontecagnano bene” e altri ecologisti nullafacenti e nulla sapienti tarpano le ali a chi osa pensare ad un inceneritore moderno per la trasformazione dei rifiuti in biomasse o energia,  fino a dare fastidio a quei pochi imprenditori che come nel caso di Rainone per una piscina in più per i turisti sulla promenade salernitana, tirano la carretta anche per aumentare l’incoming di un aereoporto sfiancato come quel cavallo di un Ippodromo che non c’è più.

 

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