FARMACIA DI MURIA: ATTENTI ALL’IPERKALEMIA ASSOCIATA AI FARMACI

da Dr. Alberto

Padula-Per iperkalemia si intende un’alta concentrazione di potassio nel sangue, superiore ai 5,5 mmol/L. Spesso è asintomatica e si riscontra casualmente effettuando gli esami di laboratorio di routine. Però il potassio, che è il catione maggiormente presente nell’organismo umano svolge un ruolo chiave nella conduzione degli impulsi nervosi e nella contrazione muscolare. Pertanto, un’alterazione dei suoi livelli plasmatici può esercitare effetti profondi sulla funzione nervosa, muscolare e cardiaca; l’iperkalemia, quindi, può manifestarsi con sintomi correlati alla funzionalità muscolare, quali parestesia, cioè perdita della sensibilità muscolare, debolezza muscolare e senso di affaticamento, o a quella cardiaca, provocando l’insorgenza di pericolose aritmie.
Nella stragrande maggioranza dei casi l’iperkalemia è dovuta ad una ridotta escrezione di potassio nell’urina, provocata, ad esempio, da una ridotta funzionalità renale. Però anche alcuni farmaci possono interferire con l’omeostasi del potassio, promuovendo il suo passaggio dentro o fuori dalle cellule o, soprattutto, alterandone l’escrezione. L’azione di questi farmaci è particolarmente evidente sui pazienti con insufficienza renale, sugli anzianie sui diabetici.
Tra i farmaci che più facilmente possono causare iperkalemia ci sono gli ACE inibitori e i Sartani, farmaci antipertensivi usatissimi. Gli ACE inibitori ed i Sartani inibiscono la produzione di angiotensina e quindi alterano la produzione di aldosterone, per cui possono ridurre la perfusione renale e causare ritenzione di potassio. Poi ci sono gli antagonisti del recettore dell’aldosterone, come lo Spironolattone, diuretici molto usati per trattare i pazienti con insufficienza cardiaca congestizia. Sono chiamati, per il loro meccanismo d’azione, “diuretici risparmiatori di potassio”, perché ne limitano fortemente l’escrezione.
Particolare attenzione, invece, occorre porre all’utilizzo degli integratori salini, molto usati in estate per riequilibrare la perdita di liquidi dovuta all’abbondante sudorazione e la sensazione di prostrazione che ne deriva. Questi integratori contengono dosi elevate di magnesio e potassio e, quindi, se la sensazione di stanchezza non è legata alla perdita di liquidi ma ad iperkalemia, il loro uso non può che peggiorare la situazione.
L’iperkalemia di grado lieve o moderato può essere trattata con un diuretico dell’ansa, che aumenta, invece, l’escrezione urinaria di potassio. Ovviamente è necessario ridurre la quantità di potassio nella dieta e limitare o sospendere l’assunzione di farmaci che possono aumentare la concentrazione di potassio serico.

 

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