IL PROCESSO CHE BISOGNA AUSPICARE, UTILIZZANDO “LA TAVOLA DELLE PROVE LEGALI” PER UNA RIVOLUZIONE COPERNICANA DELLA GIUSTIZIA.

 

Alberto De Marco

 

Nei giorni scorsi venerdi 8 luglio in occasione della XXV Edizione/anno 2022 del Concorso Internazionale Artistico-Letterario “Antonio de Curtis: Totò, Principe, Maschera, Poeta, organizzato dall’Associazione Amici di Totò….a prescindere!-Onlus e da importanti Organizzazioni internazionali, che si è svolto a Roma, presso la Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, con la partecipazione di autorevoli personaggi  nel campo giuridico, è stato presentato il libro “La Tavola delle Prove Legali” NEU Nuova Editrice Universitaria, che è stato indispensabile per stimolare l’importante Convegno                        “Il Principio di Uguaglianza tra Utopia e Realtà” ed un interessante dibattito. L’autore del libro è il Dott. Gennaro Francione, già Magistrato e Consigliere di Cassazione. La manifestazione è stata Presentata dall’attore, Angelo Blasetti, mentre il Moderatore del Convegno, è stato il Giornalista e Dott. In legge, abilitato alla professione forense. Nel Convegno hanno Relazionato, animando il dibattito in modo costruttivo, il Dott. Ernesto Lupo, Presidente Emerito della Suprema Corte di Cassazione e il Prof. Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere Capo Servizio, Responsabile della Sicurezza alla Presidenza della Repubblica.  Sono intervenuti anche i coautori provenienti da diversi luoghi d’Italia. Presentazione dell’opera del Dott. Daniele Colucci, Magistrato; la Prefazione dell’Avv. Mario Scialla; la Postfazione dell’Avv. Federica Federici. Il libro è stato impreziosito dai testi del Dott. Mirko Avesani, Neurologo; del Dott. Antonio Broi, Digital Evidence Specialist; del Dott. Davide Cannella, Investigatore; del Dott. Sergio Caruso, Psicologo, Criminologo; del Dott. Gabriele Casaburi, Medico Legale; del Dott. Francesco De Fina, Dattiloscopista e Videofotosegnalatore forense; del Dott: Eugenio D’Orio, Biologo forense; dell’Avv. Federica Federici; della Dott.ssa Denise Gemmellaro, Prof.ssa di Scienze forensi e Entomologa forense; della Dott.ssa in Legge Marika Maria Geranio; della Dott.ssa Maria Rosaria Luccarelli, Psicologa Clinica e forense, Psicoterapeuta, Giudice Onorario Minorile; dell’ Ing. Marcello Mangione; del Dott. Silvestro Marascio, Dattiloscopista forense; della Dott.ssa Paola Montagna, Biologa forense e del Dott. Edoardo Mori, Magistrato. Il libro si propone di porre un argine al dilagare di una “Giustizia che non è giusta”, che viola frequentemente l’art. 3 della Costituzione, perché condizionata “dai poteri forti”, dalla politica e dagli organi “istituzionali deviati”, che purtroppo non giudica in base al “Diritto” e non offre garanzie al “diritto della persona” e neanche ai loro diritti acquisiti, tranne che non riguardano certe categorie professionali, che hanno un enorme potere. Diversamente da quei Magistrati, che sono stati degli eroi ed hanno sacrificato la loro breve esistenza nel perseguire i valori della Verità e della Legalità, come Rosario Livatino; Giovanni Falcone; Paolo Borsellino; etc… e di altri Magistrati che ancora oggi continuano a mettere a repentaglio la loro esistenza, come il Procuratore Nicola Gratteri, che come gli eroi che hanno già sacrificato la loro vita, trovano gli ostacoli nei colleghi e soprattutto nella classe politica; nei “poteri forti” e negli organi istituzionali deviati.

Questo saggio collettaneo, nasce dalla messa al bando del processo indiziario per proporre un processo scientifico basato su prove forti e non soggiogati dai condizionamenti dei mass-media, per assicurare un colpevole alle “patrie galere”, che il più delle volte è innocente, provocandogli un danno psicologico enorme ed un onere dello Stato per il risarcimento dei danni, che realmente gravano sulla collettività. Era un’idea del Dott. Ferdinando Imposimato, che è stato Presidente Emerito della Suprema Corte di Cassazione e che il principale autore del libro, ha elaborato con una serie di Magistrati, Avvocati, Scienziati, Criminologi, Psicologi, Addetti ai lavori etc. per la costruzione di una Tavola per la valutazione secondo protocolli rigorosi delle prove da parte dei Giudici. Il target finale è sostituire al “Giudice romanziere”, che emana verdetti sulla base di ricostruzioni indiziarie e logiche astratte come se fossero “racconti noir d’appendice”, la nuova figura del Giudice Scienziato che esamini le prove secondo protocolli prestabiliti ex lege sulla base dell’epistemologia di Popper. Ciò ad evitare che il libero convincimento attuale dei Magistrati si trasformi in arbitrio e azzardo inconsapevoli, in base al principio del “tot capita, tot sententiae”, piaga dannosa di un sistema iper inquisitorio che porta annualmente in carcere masse di innocenti. L’opera nasce per un progetto de iure condendo ma la tavola può essere utilizzata sin da subito in chiave di interpretazione di alta scientificità delle norme esistenti, prima di tutto vanificando la procedura indiziaria in chiave esegetica, in attesa della pronuncia di incostituzionalità della Consulta. Il criterio degl’indizi colpevolizzanti è fallace: in nuce giammai possono essere gravi, precisi e men che mai concordanti, se non in chiave romanzesca. Solo la via della scienza rigorosa col fulcro nella ricerca del DNA, può portare a una nuova Giustizia Giusta con la creazione del Giudice Scienziato. E con uno slogan già in voga tra gli autori, i fautori di una Tesi rinnovata hanno coralmente gridato a pieni polmoni al Convegno: “Vento in Popper!!!”.

 

 

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