Sinistra e Destra: da Hugo a De Luca … tanti miserabili

 

Aldo Bianchini

On. Dr. Vincenzo De Luca - governatore della Regione Campania

SALERNO – Il capolavoro scritto dal grande romanziere francese Victor Hugo (1802 – 1885) riporta subito alla mente “I miserabili”; un titolo che può essere letto non solo in tutte le lingue ed offre sempre la possibilità di adattarlo ad ogni situazione sociale.

Forse ha pensato proprio a questo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, quando pochi giorni fa ha definito “miserabili” i suoi compagni di partito che oggi governano il PD per cercare di portarlo al prossimo congresso nazionale tra complotti, vaghe promesse e tante inutili chiacchiere.

De Luca, come fa di solito, ha brutalmente accusato tutti di essere dei miserabili perchè intenti a perseguire molti interessi personali tralasciano il senso del bene comune e di partito.

Nessuno ha, ovviamente, risposto; probabilmente lo farà Maurizio Crocca in uno dei suoi prossimi appuntamenti televisivi dove predilige imitare il duro sceriffo comunale divenuto governatore.

De Luca ha detto: “”Mi auguro che dal congresso possa arrivare un rinnovamento del Pd ma si tratta di un’impresa quasi impossibile. C’è da augurarsi per l’equilibrio della vita politica italiana che ci possa essere un rinnovamento radicale e totale di tutta la classe dirigente. Il presupposto è mettere da parte tutti quelli che in 15 anni sono stati in organismi dirigenti del Pd e nei governi nazionali. Tutti, nessuno escluso. È l’unica possibilità di ridare vitalità alla democrazia italiana e una forza progressista che garantisca dialettica politica seria nel Paese””. Da qui si capisce, aggiungo io, la pratica impossibilità dell’impresa ciclopica.

Ma De Luca non solo non è stato aspramente contestato dai vertici del suo partito, addirittura c’è stato l’on. Matteo Richetti (esponente di vertice di Azione – Italia Viva) che ha praticamente fatto suo il termine “miserabili” per scagliarlo con violenza contro il centro destra quando nell’aula di Montecitorio è stato chiamato a rappresentare le ragioni e il voto negativo del suo gruppo verso la “manovra 2023”.

E sulla stessa manovra è ritornato anche De Luca in questi ultimi giorni con il suo solito ed esplicito commento: “È francamente inaccettabile che la presidente del Consiglio dica di aver avuto poco tempo per la manovra di bilancio. Il governo Draghi lo avete fatto cadere voi, avete costretto gli italiani a preparare le liste a ferragosto e a una campagna elettorale in piena estate, sapevate bene quali fossero le scadenze di bilancio. Quindi l’argomento abbiamo avuto poco tempo è dipeso da voi. Si poteva tranquillamente votare a marzo del prossimo anno rimarca il governatore -, anche perché il 90 per cento delle cose fatte da questo governo sono le stesse che avrebbe fatto l’esecutivo di Mario Draghi”.

Il solito ritornello, aggiungo io, sulle elezioni nazionali che tutti volevano e che tutti facevano finta di voler rinviare.

I miserabili” di Victor Hugo possono dormire sonni tranquilli, loro appartenevano d un’altra epoca e rappresentavano tematiche di gran lunga più importanti delle squallide beghe dozzinali di oggi.

Intanto auguri a tutti di un sereno e felice Natale.

 

 

 

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