Parco Nazionale: le ragioni degli altri !!

 

Aldo Bianchini

CILENTO – Da sempre, fin dalla sua nascita, il Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni (PNCVDA) è stato terreno di scontro politico; prima tra DC e PSI, ora tra cdx e csx.

Sembra quasi una sorta di palestra dove allenare i muscoli a battaglie politiche più importanti e più coinvolgenti.

Ciò che sta accadendo in questo periodo, dopo la conclusione dei due mandati di presidenza di Tommaso Pellegrino, ha dell’inverosimile ed un discreto medico potrebbe dire che ci troviamo di fronte ad un caso di alta psichiatria forense con un csx che cerca in ogni modo di beffare il cdx giocando a rimpiattino come il gatto col topo.

Il csx ovviamente è asservito alla figura del governatore Vincenzo De Luca (dominatore assoluto anche nelle recenti primarie di partito), mentre il cdx è tutto steso ai piedi del vice ministro Edmondo Cirielli.

Nell’esercizio legittimo della sua funzione politica il governatore boccia i candidati non desiderati ed apre la strada ad un personaggio quanto meno poco conosciuto che il cdx deve, turandosi forse il muso per lo sgarro ricevuto, adeguarsi.

Ho parlato di esercizio legittimo del potere di veto e non di giochetti paranoici a tutto danno del Parco; difatti dire che con l’assenso su Coccorullo il governatore abbia giocato non è corretto.

A farcelo credere, però, arriva l’intemperante e sorprendente richiesta del sindaco di Celle di Bulgherie, il dr. Gino Marotta; sinceramente questa se la poteva risparmiare perché a chi minimamente ragiona fa capire che il designato presidente Coccorullo non avrebbe i titoli per fare il presidente; e allora cosa significa, che il governatore De Luca o non ha letto il curriculum oppure dopo averlo letto lo ha designato di proposito per consentire a Marotta di intervenire e continuare il gioco a rimpiattino.

E tutto questo sul groppone della funzionalità del Parco che già di suo ce la mette tutta per non reggere il passo con i tempi; figurarsi se c’è qualcuno che ci gioca.

Fermi tutti, però; qui ha sbagliato e di grosso anche l’on. Alberico Gambino (commissario provinciale di Fratelli d’Italia) che non sapendo cosa rispondere a Marotta mette in mezzo la laurea in medicina, sacrosanta, dell’ex presidente dr. on. Tommaso Pellegrino facendo intendere che quella laura non poteva essere la garanzia del Parco.

Certo che non lo è; probabilmente Gambino ignora che Pellegrino prima di laurearsi e prima di fare il deputato con i Verdi era da sempre impegnato, per sua vocazione naturale, nel mondo dell’ambientalismo, e non solo.

Dall’una e dall’altra parte, quindi, finiamola con i giochetti per apparire più scaltri o più intelligenti; il Parco viene prima di tutto e di tutti.

 

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