SANITA’: autonomia e indipendenza anche per i medici … e gli altri ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – “autonomia/indipendenza : magistrati = medici : depenalizzazione errori”, l’equazione testè espressa è letteralmente leggibile nel seguente modo: “autonomia/indipendenza sta ai magistrati così come i medici stanno alla depenalizzazione degli errori”; vale a dire la massima espressione del potere incontrollato e incontrollabile.

Il cdx meloniano rischia di incartarsi su se stesso se porterà avanti la riforma ampiamente annunciata dal ministro della salute Orazio Schillaci: “”Gli errori dei medici? Presto non saranno più reato””; per carità di Dio non creiamo altri mostri intoccabili oltre i magistrati, ma almeno per questi ultimi il concetto è addirittura sancito nella Carta. Per i medici si tratterebbe di qualcosa che va oltre l’inverosimile perché a questo punto (se l’annuncio non è la solita boutade propagandistica) potremmo ritrovarci con le tante categorie professionali del Paese pronte a scendere in piazza per ottenere anche per loro conto la depenalizzazione, l’autonomia e l’indipendenza.

Medici in sala operatoria

E’ vero che il 98% dei procedimenti penali contro i medici si risolvono con la scontata assoluzione, ma questo è un dato assai vicino agli esiti processuali contro gli altri liberi professionisti; è vero che la paura delle querele spinge tanti medici a mettere da parte la propria perizia e competenza per trincerarsi dietro la cosiddetta medicina difensiva (ossia l’abuso degli esami strumentali prima di intervenire) ma è altrettanto incontestabile che la stessa paura delle querele e degli arresti congela la firma di migliaia di amministratori in calce agli atti pubblici; è vero che siffatto ordinamento spinge i medici a sostituire il “voler fare” con il classico “chi me lo fa fare” (tradendo così il giuramento di Ippocrate) ma lo capiscono anche i bambini delle elementari che lo stesso ordinamento spinge migliaia e migliaia di dipendenti pubblici a fare altrettanto; è vero infine che la depenalizzazione degli errori sanitari potrebbe essere sostituita dall’indennizzo da parte delle Aziende Sanitarie ma funziona così anche per gli errori giudiziari, e funziona malissimo.

E allora come la mettiamo ? Non è facile rispondere; il necessario sarebbe che il cdx riuscisse a riflettere a lungo sull’argomento che è sicuramente di una delicatezza incredibile, anche perché va a toccare non soltanto le giuste rivendicazioni dell’utente della sanità in genere ma l’intero sistema delle responsabilità penali per chi esercita un ruolo apicale o più semplicemente una funzione pubblica.

il ministro della salute Schillaci al lavoro, con la speranza che non sia troppo tardi e il malato già morto

Nell’attesa di cosa succederà, mi piace evidenziare una cosa detta dal ministro che mi ha fatto sorridere; secondo Schillaci la depenalizzazione degli errori porterebbe ad un abbassamento notevole del costo sociale dato dall’eccessivo utilizzo della medicina difensiva. Niente di più sbagliato perché in questo Paese non cambierebbe proprio niente in quanto ci troviamo di fronte ad una classe medica di base che non è più all’altezza professionale di capire cosa ha il paziente e di studiare l’eventuale cura senza ricorrere agli strumenti.

Probabilmente il ministro Schillaci (buon per lui, ventuno anni meno di me) vive su un altro pianeta e, data l’età, avrà tutto il tempo per riflettere sull’affidabilità delle categorie professionali ma anche degli italiani in genere.

Per chiudere; il vero problema è la stampa che eclata all’inverosimile anche una semplice notizia; ma su questo, ovviamente, il ministro ha taciuto.

 

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