“La pesca miracolosa” di Odïle porta i visitatori alla riscoperta del patrimonio artistico culturale italiano

 

dal dr. Vincenzo Mele (giornalista)

È terminata Domenica 30 Aprile, la mostra “Pesca Miracolosa” di Odïle, nome d’arte di Daniela De Vita, dedicata al ritrovamento nel Golfo di Salerno della testa bronzea di Apollo, attualmente custodita presso il Museo Archeologico Provinciale di Salerno; la mostra, inaugurata l’11 Aprile, organizzata dall’Associazione “AmbientArti” e patrocinata dalla Provincia di Salerno, ha riscontrato molto successo tra i visitatori e i cittadini, accorsi al Museo sito nel centro cittadino.
I fumetti di Odïle sono un omaggio agli avvenimenti del 2 Dicembre 1930, quando dei pescatori salernitani, intenti nella loro attività, trovarono la testa di Apollo nelle loro reti.
Quell’evento venne poi narrato nel 1932 nel racconto “La pesca miracolosa” di Giuseppe Ungaretti, tratto da “Viaggio nel Mezzogiorno”; la fumettista Odïle ha avuto la brillante idea di immaginare e di disegnare con la matita la testa di Apollo con espressioni buffe al fine di avvicinare la storia ad un pubblico giovanile e di incuriosirlo per portarlo alla riscoperta del nostro patrimonio artistico-culturale.

 

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