Terbinafina: attenzione ai farmaci che assumete insieme
La Terbinafina svolge la propria azione fungicida inibendo un enzima coinvolto nel processo di sintesi di un’importante componente della membrana plasmatica delle cellule dei funghi. Così facendo, provoca un’alterata permeabilità della membrana stessa, con malfunzionamenti delle proteine di membrana che conducono inevitabilmente la cellula fungina alla morte. Questa molecola può essere utilizzata in trattamenti di natura locale, in unguenti o creme, ma può essere somministrata anche in forma orale. Quando il trattamento è di natura sistemica, è bene fare attenzione alle potenziali interazioni farmacologiche fra la Terbinafina ad uso orale e altri farmaci. La possibile tossicità risiede nel metabolismo della molecola: questa viene metabolizzata a livello epatico da alcune sottoforme di un enzima, il CYP450. Il suo trattamento può risultare quindi alterato quando viene somministrata in concomitanza con farmaci che allo stesso modo interagiscono con tali enzimi, per competizione nel metabolismo. Inoltre la Terbinafina è un inibitore dell’enzima CYP2D6, il che comporta che i pazienti che assumono farmaci metabolizzati da questo enzima, osserveranno un amento della concentrazione plasmatica di questi farmaci con l’incremento del loro effetto. Tra i farmaci che possono subire questo effetto abbiamo molecole che agiscono a livello del sistema nervoso centrale, come gli antidepressivi triciclici e gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, e farmaci cardiovascolari, come alcuni antiaritmici e beta-bloccanti. L’inibizione del metabolismo epatico di queste molecole da parte dell’antimicotico, si traduce con un aumento delle loro concentrazioni plasmatiche con la possibilità di un prolungamento e potenziamento dell’effetto di questi farmaci per permanenza in circolo di livelli elevati di principio attivo per un tempo più lungo.