L’alluvione esonda


Si allargano i confini territoriali delle alluvioni dell’8 e 9 novembre 2010

Vallo di Diano – La notizia viene dalla Consulta Nazionale dell’Agricoltura e riguarda le alluvioni verificatesi in provincia di Salerno nei giorni 8 e 9 norembre del 2010; giorni in  cui esondò anche il fiume Tanagro nel Vallo di Diano. A stralcio il decreto: “”Le imprese agricole dei comuni della provincia di Salerno, colpiti
dalle piogge alluvionali dello scorso novembre, potranno usufruire
delle provvidenze messe a disposizione dal Fondo di Solidarietà
Nazionale, accogliendo la richiesta della Regione Campania, relativa
all’allargamento della delimitazione dei territori danneggiati, per
dare sollievo e giusto sostegno agli agricoltori colpiti da queste
calamità, come dichiarato dal Ministro dell’Agricoltura a margine
della firma del decreto, con il quale ha esteso la delimitazione dei
territori danneggiati dalle piogge alluvionali, verificatesi tra l’8 e
il 10 novembre 2010, ad alcuni Comuni appartenenti alla Provincia di
Salerno. Lo comunica il Rappresentante della Consulta Nazionale
dell’Agricoltura, Rosario Lopa.  Nel dettaglio i comuni interessati
sono: Laviano, Contursi Terme, Colliano, Laviano, Roscigno, Postiglione, Ottati, Castelcivita, Aquara, Sant’Angelo a Fasanella, Corleto Monforte, Sicignano degli Alburni, Monteforte Cilento, Sacco, Piaggine, Laurino, Stio, Sassano, Sanza, Montesano sulla Marcellana, San Pietro al Tanagro e Monte San Giacomo.  In seguito alla firma del decreto in questione anche gli agricoltori di questi comuni potranno così fare fronte ai danni subiti dalle strutture aziendali mediante i contributi
assicurati dal Fondo di Solidarietà Nazionale, previsto dal decreto
legislativo 29 marzo 2004 n.102””. Sembra incredibile ma è proprio così, la politica (quella con la “p” minuscola) vince ancora una volta sulle giuste resistenze dei tecnici che hanno opposto fino alla fine una valorosa resistenza contro l’inopinato allargamento dei confini territoriali della zona interessata dalle alluvioni e dalle esondazioni. Per carità, nessuno deve meravigliarsi di questa scelta ministeriale che per gli amministratori locali è comunque una vittoria. Poter difendere i presunti diritti dei propri amministrati, anche se ci sono tanti dubbi sulla reale sussistenza di detti diritti, è sempre una vittoria. Se poi questa vittoria vada a danno di chi i “danni” li ha subiti davvero, beh! pazienza. Penso , nella fattispecie, agli alluvionati della loc. Sant’Agata di Sala Consilina come a quelli di San Rufo, ed anche a quelli di Roscigno che in un primo momento erano stati scandalosamente esclusi dall’eventuali dei rimborsi. Ma adesso sul piatto povero del risarcimento si avventeranno una pletora di presunti danneggiati che, inevitabilmente, andranno a scarnire e, quindi, a ridurre la fetta di torta che dovrà essere infine spartita. Peccato, la politica ha perso l’ennesima occasione per dimostrare il cambio di rotta soltanto chiacchierato. In questo Paese, purtroppo, non si riesce a risolvere nessun problema perché di tutto se ne fa un problema di carattere generale da estendere oltre i confini naturali anche di una circo scrivibilissima alluvione.

Aldo Bianchini

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