Una questione di logica. I “ticket” sulla sanità.

Salvatore Ganci

Desidero solo esprimere un elementare pensiero e solo questa volta. A rimetterci, sono nuovamente ed esclusivamente i più poveri. Ecco il nuovo ticket sanitario che da oggi è applicato in moltissime regioni italiane. Si tratta di 25 euro in più sui codici bianchi al pronto soccorso e 10 in più sulle visite specialistiche. Una tassa sui malati che colpisce chi usufruisce delle strutture pubbliche, cioè chi non può permettersi una sanità privata. La maggiorazione dei ticket è stata recuperata da una legge del 2007 attraverso una norma inserita nella manovra finanziaria approvata a metà luglio. Qualcuno ha proposto in luogo dei ticket una tassa sul fumo: siamo già sulla via della saggezza ma non basta. Qualcuno avrebbe il coraggio di imporre una supertassa su fumo e alcoolici? Entrambi sono causa di patologie cercate con buona volontà, non patologie capitate “per disgrazia”. La sanità evidentemente non funziona perché non funziona a monte la “logica” dei politici. Meglio non rendersi impopolari piuttosto che imporre una tassa sul fumo e sugli alcoolici. Qualcuno sa che la regione Liguria da gennaio ha deliberato un euro in più al giorno per le residenze protette convenzionate? (oltre ai ticket).La cosa, tradotta in “soldoni” sta a significare 30 euro medi in più al mese su rette intorno a 1300 euro. Se una famiglia ha un anziano ricoverato con una pensione propria di 1000 euro deve aggiungerci altri 330 euro + le spese farmaceutiche, spesso non detraibili … Meno male che il presidente Silvio Berlusconi ci invita all’ottimismo, anche con la Sanità che diventa un lusso anche nei pronto soccorso e soprattutto con operai della Fincantieri che rischiano sempre di rimanere per strada. Però la Casta resiste, resiste, resiste. Cosa sono 10 euro in più su una visita specialistica svolta il più delle volte con sufficienza visto che l’utente è un peso sociale? Perché i pronto soccorso non fanno pagare in toto assistenza e diagnostica ai giovani che hanno intasato il pronto soccorso di Lavagna per una sbronza collettiva a Sestri Levante? Forse la casta dovrebbe tenere conto di queste “ragazzate” che pesano sul contribuente ben più di un vecchietto che aspetta la morte in una residenza protetta. Non vi sembra che un giovane strafatto al sabato sera, sbronzo e fumatore accanito non sia un male sociale e meriti un super ticket per pesare con la sua sola presenza sulla società? Un attacco di panico (codice bianco) viene colpevolizzato peggio di una sbronza ricercata o di un incidentato perché in preda ai fumi dell’alcool e delle pasticche. Complimenti, Italia!

 

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