Crisi: i Cobas all’attacco

Marilena Mascolo

SALERNO – Quest’ultima uscita dei Cobas è davvero bella e supera ogni più rosea aspettativa. Ecco il testo del comunicato diffuso alla stampa: <<<L’accordo bipartisan, raggiunto in tempi rapidissimi, conferma che il centrosinistra non voleva cacciare Berlusconi per impedirne le politiche antisociali, ma casomai per accelerarle e intensificarle: promuovono la libertà di licenziamento, il trasferimento coatto di dipendenti pubblici e il loro collocamento in Cassa Integrazione, l’annullamento dei contratti nazionali, il peggioramento ulteriore delle pensioni, la cancellazione dei referendum di giugno, la svendita del patrimonio naturale e artistico, confermando per il Pubblico Impiego il blocco dei contratti fino al 2014 e per la scuola anche degli scatti di anzianità, oltre alla retribuzione dei docenti e al finanziamento alle scuole in base ai grotteschi quiz Invalsi. LA CRISI VA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA E DA CHI CI SI ARRICCHISCE. Nella manovraccia la casta bipartisan non ha inserito neanche un solo provvedimento che faccia pagare la crisi a coloro che l’hanno provocata e che si sono arricchiti anche in questi anni! Il 10% degli italiani/e possiede circa il 55% della ricchezza nazionale, un patrimonio intorno ai 5000 miliardi: basta una tassa dell’ 1% per avere 50 miliardi l’anno. Con una evasione fiscale tra i 300 e i 400 miliardi annui, un taglio, fosse pure del 20%, darebbe altri 70 miliardi. La corruzione nelle strutture pubbliche divora circa 200 miliardi annui: già eliminandola al 20%, otterremmo 40 miliardi: e riducendo le “pensioni d’oro”, cancellando le missioni di guerra e tagliando le spese militari altre decine di miliardi. Tali provvedimenti fornirebbero oltre 200 miliardi annui non solo per aggiustare il bilancio ma per salari e pensioni adeguati, investimenti nell’istruzione e nella sanità, nei servizi sociali, nella tutela del patrimonio naturale ed artistico; per porre fine alla precarietà e garantire un reddito minimo per tutti/e. Perciò i COBAS, insieme alla CUB, hanno indetto lo sciopero dell’intera giornata di tutti i lavoratori/trici dipendenti il 17 novembre, giornata mondiale di lotta degli studenti. Saremo in piazza insieme a loro contro lo scempio sociale della manovraccia bipartisan.  A Salerno e nelle principali città si svolgeranno manifestazioni di lavoratori/trici e studenti. F.to: CONFEDERAZIONE COBAS SALERNO>>>. Insomma, parliamoci chiaro, c’era da aspettarselo. E c’è di più. Quando il neo governo Monti incomincerà a varare seriamente qualche provvedimento per riportare l’Italia al pareggio di bilancio e nel novero dei Paesi europei che contano inizieranno i veri problemi per la maggior parte della sinistra. Nel nostro Paese la stragrande maggioranza dei Comuni e degli Enti Locali è retta da amministrazioni di centro-sinistra e immaginate Voi cosa succederà quando i provvedimenti restrittivi dovranno per forza toccare i Comuni e gli Enti. Insomma ci sarà ancora tutto da vedere e da scrivere.

 

 

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