Pertosa: dal MIdA un grido d’allarme per ovini e caprini


Da Francescantonio D’Orilia
PERTSA – La Fondazione MIdA è impegnata nello sviluppo del territorio, alla salvaguardia del suo patrimonio di biodiversità e nel sostegno alle filiere fragili. Oggi segnala un’emergenza che rischia di causare la scomparsa di un importante settore agroalimentare, che costituisce un aspetto fortemente caratterizzante del territorio e della sua identità, sin dalla preistoria.  Il patrimonio ovi-caprino nel territorio rischia oggi di scomparire per sempre, senza una politica di sostegno forte e decisa. Ad esempio nel Vallo di Diano il  patrimonio zootecnico attuale è costituito da circa : 363 allevamenti ovini e 16 allevamenti  caprini. Tra questi abbiamo circa – 54  allevamenti ovini con una consistenza superiore ai  50 capi  – 70 allevamenti ovini con una consistenza superiore ai 100 capi. Con la normativa europea, recepita a livello regionale, gli allevatori dovranno adeguare le loro strutture per garantire la sicurezza alimentare per la produzione e immissione del latte sul mercato. Ad oggi, il 99% degli allevatori non  si è adeguato alle nuove norme per difficoltà di carattere economico.  Il rischio è che la maggioranza degli allevamenti chiuderà e le produzioni lattiero-casearie scompariranno. Tale possibilità bloccherà ogni tentativo di rinascita di un settore che da secoli è stato presente nei nostri territori, e che negli ultimi anni ha riscontrato maggiore interesse da parte di giovani produttori.  Il Gal Vallo dovrà gestire sei milioni di euro pubblici per garantire lo sviluppo rurale del nostro territorio. Analoga situazione si verifica per gli altri GAL. Si chiede dunque ai Gal del territorio ed ai presidenti Attilio Romano e Rocco Falivena,  ai sindaci del Vallo di Diano, del  Tanagro, degli Alburni e dell’Alto e Medio Sele,  di prevedere con tali fondi una politica di aiuto per gli allevamenti, attraverso   interventi e azioni necessarie a garantire la continuità delle produzioni lattiero-casearie.  La Fondazione MIdA, dunque, è disponibile ad un incontro con i presidenti dei GAL, con i sindaci del territorio e con tutti gli attori interessati, certi che il dialogo ed il confronto siano lo strumento più efficace per contribuire alla salvezza della filiera del comparto lattiero caseario ovi-caprino.

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