Governments don’t rule the world, Goldman Sachs rules the world : intervista ad Alessio Rastani

Filippo Ispirato
Governments don’t rule the world, Goldman Sachs rules the world. Il 29 Settembre in un intervista alla BBC di Londra, il trader inglese Alessio Rastani ha scioccato il mondo con questa frase, “a governare il mondo non sono i Governi ma Goldman Sachs”.
Sintetizzando  il suo intervento all’emittente britannica, il trader londinese ha prefigurato la forte crisi dell’Euro, che i risparmi di milioni di famiglie si sarebbero polverizzati nel corso del 2012 e che i Governi europei erano impotenti di fronte alle speculazioni del mondo della finanza e delle banche d’affari, come riassunto nella frase di apertura dell’articolo.
L’opinione pubblica si è divisa tra chi lo considera una persona semplicemente in cerca di notorietà, e che, al contrario, è convinto che le sue osservazioni siano veritiere, soprattutto dopo che sono diventati capi di governo di alcune nazioni europee tecnici che in precedenza avevano lavorato per grandi banche d’affari.
Dichiarazioni veritiere o meno, ho trovato comunque interessanti le dichiarazioni del trader Alessio Rastani e ho deciso di contattarlo ed intervistarlo, per porgli alcune domande e avere delle sue opinioni sull’economia, sul futuro dell’Euro e delle previsioni sull’andamento dei mercati finanziari nel 2012.

Mr. Rastani, stiamo assistendo ad un periodo economicamente difficile per l’Europa, ci sono tensioni all’interno dell’UE: è la strada verso la fine dell’Euro?
E’ indubbio che siamo davanti ad una situazione economica in Europa tra le più difficili degli ultimi anni, ed è ovvio che ci possano essere delle tensioni tra i vari stati membri, tra quelli economicamente più forti e quelli più fragili, tra chi è nell’eurozona e chi ne è fuori. Al momento, però, per nessuno stato è conveniente l’uscita dal sistema europeo, sia per la Germania che per Francia e Regno Unito; i costi di un’uscita sarebbero troppo elevati da sostenere e non converrebbe a nessuno.
Al momento, nel corso del 2012 intendo, non vedo probabile la fine dell’Euro, tantomeno l’uscita della Germania dalla moneta unica, tanto temuta da parte dell’opinione pubblica.
L’euro si sta indebolendo nei confronti del dollaro, cosa prevede nel corso del 2012?
Prevedo che nel corso dei prossimi mesi il dollaro di rafforzerà sempre di più nei confronti della moneta unica fino a sfiorare la parità. Questo perché in un periodo di crisi come quello attuale gli investitori abbandoneranno sempre di più l’Europa per spostarsi sulla valuta americana, e per la legge della domanda e dell’offerta il biglietto verde si apprezzerà.
Alcuni profetizzano il declino dell’Italia o di altre nazioni di Eurolandia, ipotizzando un eventuale fallimento o crack finanziario; secondo lei è veritiero?
Il problema del fallimento, sia esso tecnico o indotto, potrebbe essere verosimile solo per paesi di piccole dimensioni come la Grecia con un Pil nazionale ad impatto limitato sul totale dell’Eurozona. Sarebbe, al contrario, impensabile un default di Italia o Spagna, in quanto paesi “Too big to fail”, ossia troppo grandi per fallire. Quindi almeno per l’Italia si può stare tranquilli.
In questo senso dovrà intervenire il Fondo Salvastati, l’EFSF, di recente declassato ad AA+. Secondo Lei è sufficientemente ampio o vi sarà necessità di implementarlo ancora?
I Governi ed i ministri dei paesi membri non hanno ancora ben chiaro l’impatto reale della crisi in corso, in termini di dimensioni monetarie. Nulla vieta, quindi, ulteriori aumenti, peraltro necessari viste le recenti tensioni anche in altre aree dell’UE, quali la mitteleuropa, con l’Ungheria e la Slovenia.
Da trader qualche previsione sui mercati azionari?
I mercati azionari nel 2012 saranno caratterizzati da un’enorme volatilità, il Dow Jones (DJIA) indice americano potrebbe arrivare a rompere la resistenza dei 13.000 punti base. Il consiglio sarà quello di monitorare con attenzione il mercato per chi vuole investire in azioni, e fare trading per cogliere le opportunità di mercato. Si assisterà ad un periodo volatile e turbolento; la cosa non deve spaventare, ma per chi ha un profilo di rischio dinamico potrebbe rappresentare una buona opportunità per dei buoni guadagni nel corso dell’anno.

2 thoughts on “Governments don’t rule the world, Goldman Sachs rules the world : intervista ad Alessio Rastani

  1. Ottima interivsta… complimenti al giornalista.
    Le dichiarazioni del trader ci rassicurano un pò sulla tenuta dell’italia.

  2. Questione, intervistato ed intervista di caratura notevole. Un giornale che a mio parere sta crescendo di giorno in giorno in contenuti e attenzione a temi importanti. Complimenti a tutti!

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