PRESENTI!

Alfonso D’Alessio

Quando il sentimento non è sentimentalismo, quando i legami sono veri e non formalismo, quando il
ricordo è sincero e non di circostanza, succede che i commilitoni di un tempo si ritrovano in piazza per rendere omaggio a chi, nelle loro condizioni, è stato chiamato a dare la vita per la Patria. E’ quanto accaduto a Salerno in una tiepida domenica d’Aprile, il giorno 29. Giovani, ormai adulti, che tra il 1982
e il 1990 hanno svolto o iniziato il servizio militare di leva presso l’89° Btg. Fanteria Salerno, hanno voluto rendere omaggio a chi, circa 30 anni or sono, fu vittima di un vile attentato delle Brigate Rosse in via Parisi, oggi piazza Vittime del Terrorismo. Persero la vita l’Agente della Polizia di Stato Antonio Bandiera e l’Agente Scelto della Polizia di Stato Mario De Marco. L’agguato provocò pure la morte del Caporale dell’Esercito Antonio Palumbo, originario della Puglia. Hanno risposto “presente” don Daniele Peron di Padova oggi parroco al Bivio S. Cecilia di Eboli, Carlo Malinverni di Milano, Raffaele De Luisi di Bari, Raffaele Sbardella di Palestrina (Rm), Roberto Caravita di Ravenna, Roberto Giansanti di Roma, Antonio Alagia di Lauria (Pz), Vincenzo Bux di Bari coscritto di Palumbo, i calabresi Luigi Pirillo e Giancarlo Arcieri, e Giuseppe Crescitelli di Torre Annunziata (Na). Presente anche la Polizia di
Stato e la Polizia Municipale. I commilitoni si sono ritrovati alle 9,30 nella piazza d’armi della Caserma D’Avossa, oggi sede del 19° Rgt. Cavalleggeri Guide attualmente impegnato in missione all’estero. E’ la caserma un tempo chiamata Cascino e sede dell’89° Btg. Fanteria Salerno. Accolti dal Tenente Colonnello Mario Carusi Abbamonte e dal Luogotenente Marcello De Rosa, hanno partecipato ad un’alza bandiera appositamente fatto per loro. Hanno potuto in tal modo
rivivere il momento forte con cui i militari di allora, come quelli di oggi, iniziano la giornata. E’ seguita la Celebrazione Eucaristica nella cappella della caserma presieduta da don Daniele Peron. Subito dopo si sono recati nel luogo del barbaro attentato per depositare una corona d’alloro e sostare in commovente silenzio. Lodevole giornata che, all’aspetto goliardico del ritrovarsi insieme a distanza di anni, ha saputo coniugare la testimonianza dell’attaccamento concreto ad una nazione da amare nonostante le difficoltà che oggi sta attraversando.

Alfonso D’Alessio