Gambino/46: adesso tocca all’INPS. E Santilli ?

Aldo Bianchini

PAGANI – Nei 287 giorni dell’operazione “Linea d’Ombra”, così tanto sta durando la carcerazione preventiva per Gambino, Santilli ed altri, sono stato colpito da due titoli in particolare. Mi riferisco ovviamente alla stampa!! Il primo è del quotidiano “La Città” del 16 luglio 2011 e suona così: “Il ragioniere con il pallino del denaro”, firmato con lo pseudonimo “g.v.” che dovrebbe essere  Gerardo Vicidomini. Il secondo, se possibile ancora più squallido del primo, è del quotidiano “Il Mattino” del 20 aprile 2012 e suona così “Carabinieri anche da Santilli, il  <consulente> di Linea d’ombra” firmato con lo pseudonimo “pe.car.”. Dopo trent’anni di mestiere non riesco proprio a capire come e perché vengono confezionati siffatti titoli che poi non trovano alcun radicamento nei fatti e nella realtà degli avvenimenti. Capisco che la tiratura ha le sue pretese economiche ma qui, con assoluta leggerezza, si infanga l’onore stesso di persone (nella fattispecie Santilli!!) che sono assolutamente incensurate e non sono state ancora condannate da alcun tribunale della repubblica. So bene che i titoli vengono preparati dal altre persone, ma se fossi io il firmatario di uno dei suddetti articoli avrei quantomeno preso a calci nel sedere chi li ha fatti e mi  sarei almeno defilato con una dichiarazione pubblica. Oltretutto la cosa più assurda è che l’autore del primo articolo nelle prossime udienze sarà sentito in aula come teste a carico di Gambino e gli altri. Qui siamo in presenza di un colossale “conflitto di interessi”. Assurdo!! Il secondo titolo, poi, si distingue per quel sottile, astuto e pungente sospetto che viene insinuato nell’immaginario del lettore con il termine <consulente> virgolettato, quasi a dire che la mente eccelsa e suprema di “Linea d’Ombra” è proprio lui, il consulente del lavoro Giuseppe Santilli. Ma su questi due aspetti inquietanti preferisco ritornare dopo che sarà sentito in aula Gerardo Vicidomini.  Oggi voglio spiegare agli amici lettori che cosa è accaduto nel corso della famosa perquisizione degli studi di consulenza di Pagani e dell’agro per lo scandalo della cosiddetta “Truffa all’INPS” che in tanti vorrebbero collegare al “Sistema Pagani” e che, invece, per le sue macroscopiche dimensioni rischia di naufragare come tante altre prima di questa. Purtroppo gli inquirenti non vogliono capire che il fenomeno è globale ed attiene lo “stato sociale” di migliaia e migliaia di presunti lavoratori, in una zona ad alto rischio di “infiltrazioni malavitose” ma anche al alto tasso di povertà. Da troppi decenni nell’Agro si vive di pomodori e di maternità, anche se sia dell’uno che dell’altro è rimasto ben poco. Ma avremo tempo e modo per parlarne e per approfondire il fenomeno. Dunque la mattina del 19 aprile scorso su ordine del PM Roberto Lenza della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore le forze dell’ordine hanno compiuto una serie di accessi presso abitazioni private e studi professionali per stanare l’instanabile. Per rimanere nel tema annunciato dal secondo articolo, quello de Il Mattino del 20 aprile 2012 voglio illustrarvi cosa hanno fatto in casa e nello studio del rag. Santilli. Due carabinieri, S.F. e S.C., alle ore 8.40 del 19.04.2012 si presentano a casa Santilli e scrivono che “la perquisizione avvenuta … presso l’abitazione del suddetto Santilli Giuseppe ed aveva esito positivo in quanto il Santilli Giuseppe prontamente consegnava lettera originale data 01.02.12 avente ad oggetto <recesso dal contratto di consulenza del lavoro indirizzata alla ditta ……. con sede in Pagani… “. Il verbale viene poi concluso presso la tenenza dei Carabinieri di Pagani, anche alla presenza dell’ispettore dell’INPS dott. M.P., con la consegna da parte del responsabile dell’ufficio di consulenza (uno dei figli di Santilli) di altri documenti probanti il recesso del contratto di consulenza del’unica ditta interessata dalle indagini che si serviva dello studio Santilli. Ma c’è dell’altro. Per prima cosa Giuseppe Santilli dal 31 dicembre 2011 è ufficialmente in pensione e non ha, quindi, alcun interesse o controllo diretto sullo studio di consulenza da lui stesso creato tantissimi anni fa e gestito per decenni. Per seconda cosa lo studio Santilli assisteva, fino al 31.01.2012, una sola ditta tra le diverse centinaia di ditte sottoposte ad indagini da parte della Procura per la presunta “truffa all’INPS” per un totale di una quindicina di milioni di euro. In conclusione mi chiedo: si possono scrivere questi titoli, si può volutamente ed artatamente accostare il nome di Santilli sempre e per forza a tutto quanto sospettato di marcio? Ah! Stavo per dimenticare l’INPS. Da più parti si sussurra, ma al momento sono solo illazioni, che nelle mani degli inquirenti ci sia il nome specifico di un funzionario dell’Ente Previdenziale che sarebbe riconducibile alla presunta truffa da 16 milioni e per “connessione diretta o indiretta” all’inchiesta “Linea d’Ombra” per via del riconoscimento della qualifica di “coltivatrice diretta” alla sig.ra Giuseppina Ruggiero (mamma dei f.lli Michele e Antonio Petrosino-D’Auria) che ha precostituito l’elemento necessario affinchè il Comune (con la delibera di giunta n. 188 del 1° ottobre 2008, giunta presieduta Salvatore Bottone, con il parere favorevole dei funzionari Serritiello e Rosolia) potesse definitivamente concedere in uso la fattoria con annesso terreno. Insomma l’inchiesta diventa giorno dopo giorno sempre più interessante. Prima di chiudere vorrei ricordare a tutti, inquirenti compresi, una grande inchiesta del passato finita a tarallucci e vino. Nel 1962 la Procura dell’epoca spaccò letteralmente in due l’Agro con una inchiesta su presunti brogli con assunzioni facili e maternità difficili, anche quella volta grazie alle rivelazioni di una prostituta riconosciuta. Un grande magistrato dell’epoca a me, giovane aspirante cronista, disse testualmente: “Non ti fidare delle z…. ma guarda sempre ai contenuti veri delle inchieste”. Aveva ragione, l’inchiesta finì in una bolla di sapone dopo diversi anni e dopo che alcuni funzionari dell’INPS erano stati rimossi,  e io non ho mai dimenticato quel suggerimento. Alla prossima.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *